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Intelligenza artificiale può prevedere i fulmini

I fulmini - qui a Zurigo - sono un fenomeno che da sempre affascina, ma anche terrorizza. KEYSTONE/ALESSANDRO DELLA BELLA sda-ats

(Keystone-ATS) L’intelligenza artificiale può prevedere dove e quando cadrà un fulmine entro un raggio di 30 chilometri con un anticipo che va da 10 a 30 minuti, lanciando in certi casi l’allerta ancora prima che inizi il temporale.

L’algoritmo, sviluppato dal Politecnico federale di Losanna, è il primo che usa semplici dati meteorologici invece che informazioni satellitari o radar, e per questo può essere applicato in ogni parte del mondo: grazie a calcoli eseguiti in tempo reale, ci azzecca 8 volte su 10, come dimostra lo studio pubblicato sulla rivista Climate and Atmospheric Science.

L’algoritmo ha imparato a riconoscere le condizioni che favoriscono lo scoccare della saetta analizzando i dati raccolti in dieci anni da 12 stazioni meteo elvetiche, distribuite in aree urbane o di montagna. Quattro i parametri che sono stati presi in considerazione: pressione atmosferica, temperatura dell’aria, umidità relativa e velocità del vento. I dati sono stati poi messi in correlazione con i fulmini registrati in passato dai sistemi di rilevazione e localizzazione.

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