Prospettive svizzere in 10 lingue

Internet: su Youtube arrivano sottotitoli, per ora in inglese

(Keystone-ATS) NEW YORK – YouTube, il servizio di condivisione video di Google, ha iniziato a offrire la sottotitolazione automatica dei filmati pubblicati. La traduzione dei sottotitoli sarà in cinquanta lingue, anche se per il momento la generazione automatica avviene solamente in inglese.
I primi esperimenti – fanno notare i siti informatici – mostrano che la precisione non è totale e che compaiono errori o imperfezioni. Nonostante questo, la funzione è ottima per avere almeno l’idea di quello che viene detto nel filmato e risulterà utilissima per alcuni disabili oltre che per fruire di YouTube in luoghi molto affollati o che impongono il silenzio. Il proprietario del video sottotitolato potrà scaricare i sottotitoli e se crede correggerli, per reinviarli a YouTube perfetti.
Il principale vantaggio proclamato da Google – si legge on line – è anche quello di rendere il servizio accessibile ai non udenti e a coloro che stanno cercando di imparare l’inglese. “La parte fondamentale del Dna di YouTube è l’accessibilità al contenuto”, ha infatti spiegato il product manager Hunter Walk.
Lo sviluppatore software di Google Ken Harrenstien, sordo dalla nascita, ne ha poi sottolineato – come scrive Puntoinformatico – l’importanza, spiegando che ora, grazie al nuovo servizio, potrà andarsi a rivedere quei corsi del MIT che non aveva potuto seguire, “non avendo senso sedere lì e guardare le persone muovere la bocca”.
Il servizio è possibile grazie al software di riconoscimento vocale sviluppato da Google e finora testato con alcuni partner (per esempio per i canali di alcune università statunitensi e del National Geographic) e che utilizza alcuni degli algoritmi utilizzati dal Voice Search impiegato da Google nel mobile.
Quella per generare sottotitoli è, peraltro, una tecnologia in sviluppo da molti anni, e che attualmente è ritenuta in stato avanzato ma non ancora perfetta, soprattutto nei casi in cui a non essere perfetta è la traccia audio del filmato. Lo sa, d’altronde, anche Google: “Non è una soluzione completa ma un passo verso la reale soluzione – afferma il Googler Mike Cohen – uno spelling non corretto non è sempre un problema e altre volte è anche divertente”.

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR

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