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Iracheno Isis condannato da TPF ricorre a Tribunale federale

Un'immagine del tribunale di Losanna (archivio) KEYSTONE/CHRISTIAN BRUN sda-ats

(Keystone-ATS) Uno dei tre iracheni sostenitori dell’Isis condannati lo scorso marzo dal Tribunale penale federale (TPF) ha contestato la sentenza con un ricorso al Tribunale federale.

Il suo avvocato Andreas Damke ha confermato all’ats la notizia pubblicata oggi da “Tages-Anzeiger” e “Bund”.

L’uomo, che soggiornava illegalmente in Svizzera, sta attualmente scontando i quattro anni e otto mesi di carcere inflittigli dal tribunale di Bellinzona. La stessa pena è toccata a un suo connazionale. Un terzo iracheno è stato condannato a tre anni e sei mesi di carcere ed è già stato rimesso in libertà dopo aver scontato i due terzi della pena (inclusa la detenzione preventiva). Un quarto imputato, un ex imam della stessa nazionalità, è stato prosciolto, non essendo stata dimostrata la sua appartenenza a un’organizzazione criminale.

Per i giudici del TPF è dimostrato che i tre sostenitori dello Stato islamico (Isis) hanno cercato di introdurre in Svizzera informazioni, materiale e persone in vista della realizzazione di un attentato. L’iracheno in questione avrebbe anche fatto propaganda per l’Isis su una pagina Facebook.

L’inchiesta della Procura federale era scattata nel marzo del 2014, in seguito a informazioni trasmesse dal Servizio delle attività informative della Confederazione (SIC) alla Polizia giudiziaria federale. Il SIC era stato allertato dai servizi segreti americani secondo cui un gruppo dell’Isis stava pianificando un attentato.

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