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Iran: a via nuove sanzioni Usa, lancio missile

(Keystone-ATS) Nuove sanzioni contro l’Iran arrivano dagli Stati Uniti con il cambio dell’anno, e Teheran risponde con l’asserito lancio di prova di un missile terra-aria ad alta tecnologia, nell’ambito delle esercitazioni navali che Teheran sta svolgendo da oltre una settimana nel Golfo Persico.

Il nuovo sviluppo si inserisce tra settimane di tensione in crescendo fra l’Iran e l’Occidente, durante le quali Teheran ha minacciato di chiudere lo stretto di Hormuz, passaggio obbligato per la rotta del petrolio dal Golfo (il 40% del traffico petrolifero totale) e culminate ieri nell’annuncio-smentita del lancio di un missile balistico a lungo raggio accompagnato dall’ennesima “apertura” di Teheran al dialogo con l’Ue sul suo controverso dossier nucleare, che l’Occidente ritiene nasconda una corsa della repubblica islamica e dotarsi di armi atomiche.

L’ultimo capitolo è stato scritto dal presidente Usa, Barack Obama, che ieri da Hawaii, a ridosso del Capodanno, ha firmato una legge sul finanziamento del Pentagono che prevede nuove sanzioni, mirate a colpire finanziariamente l’Iran, congelando i beni delle banche iraniane private e pubbliche.

Misure, quelle americane, criticate stamani da Teheran, che per voce del generale Hosdsein Salami, numero due dei Guardiani della Rivoluzione, ribatte: “Se gli interessi vitali del nostro Paese sono minacciati dal nemico, noi risponderemo alla minaccia con una nostra minaccia su più fronti”, ha detto Salami. A poca distanza di tempo dall’annuncio dato dall’agenzia ufficiale Irna che, nell’ambito dell’esercitazione navale in corso dal 24 dicembre nel Golfo Persico, un missile a medio raggio “superficie-aria”, cioè finalizzato a colpire aerei, e in grado, secondo il portavoce delle manovre, ammiraglio Mahmud Mussavi, di ingannare le contromisure elettroniche dei velivoli nemici: “Equipaggiato con la tecnologia più aggiornata” può “combattere i bersagli ‘invisibilì e i sistemi intelligenti che tentano di interrompere la sua traiettoria”, ha dichiarato.

Nell’inasprirsi del braccio di ferro ingaggiato con le potenze occidentali, ieri l’ennesima sterzata dell’Iran ha visto dapprima l’annuncio del lancio di collaudo di un missile balistico a lungo raggio, teoricamente in grado di colpire Israele e le basi Usa nei Paesi vicini, poi la sua smentita ufficiale. Fra i due avvenimento l’annuncio di una imminente lettera del negoziatore capo iraniano sul nucleare, Said Jalili, alla responsabile della politica estera dell’Ue, Catherine Ashton, con l’offerta di riavviare i negoziati sul programma nucleare di Teheran nell’ambito dei colloqui, da tempo congelati, con il gruppo “5+1” (Usa, Russia, Cina, Gb, Francia più la Germania).

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