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Iran: Ahmadinejad attacca rivali storici per lotta potere

(Keystone-ATS) Il presidente iraniano, Mahmud Ahmadinejad, ha attaccato due suoi storici rivali, il presidente del Parlamento Ali Larijani e l’ex presidente della Repubblica Akbar Hashemi Rafsanjani, in una presa di posizione pubblica che ha confermato l’esistenza di profonde divisioni, in particolare all’interno dello schieramento conservatore.

In una lettera inviata ai deputati, di cui riferiscono oggi alcuni quotidiani di Teheran, Ahmadinejad ha accusato il Parlamento e il Consiglio per gli interessi dello Stato, presieduto da Rafsanjani, di avere creato illegalmente ostacoli all’azione del governo. Accuse alle quali alcuni parlamentari hanno reagito duramente, minacciando contromosse.

Dopo la repressione delle manifestazioni di protesta contro la rielezione di Ahmadinejad nel giugno del 2009, in una consultazione che l’opposizione ritiene viziata da brogli, non sono mancate dispute tra il presidente e il suo stesso schieramento conservatore in seno al Parlamento. Mentre nei giorni scorsi Rafsanjani ha detto che la sua posizione non è mutata rispetto a quella espressa nel luglio di due anni fa, quando, in un sermone alla preghiera del venerdì, denunciò la “crisi” apertasi nel Paese dopo le elezioni e sottolineò che occorreva “riguadagnare la fiducia perduta del popolo”.

Nella sua lettera ai parlamentari, Ahmadinejad afferma che il Parlamento e il Consiglio per gli interessi dello Stato – quest’ultimo violando addirittura la Costituzione – hanno sabotato alcune delle sue politiche particolarmente in materia economica. “Non mi piegherò a questi ostacoli e continuerò a servire il popolo”, ha affermato Ahmadinejad nella lettera.

Il Consiglio per gli interessi dello Stato è un organismo di arbitrato che ha il compito di prendere in esame le leggi votate dal Parlamento quando esse siano state respinte dal Consiglio dei Guardiani, la Corte costituzionale dell’Iran. “Questo tipo di attacchi – ha risposto al presidente l’influente deputato conservatore Ahmad Tavakkoli, capo del centro ricerche del Parlamento – sono solo un modo per cercare di coprire i problemi sociali ed economici che si stanno aggravando”. Dure anche le reazioni di altri parlamentari, tra i quali Mohsen Kuhkan, membro del comitato di presidenza dell’assemblea, il quale è arrivato a prospettare “iniziative in campo legale” contro Ahmadinejad per le accuse contenute nella sua lettera.

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