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Iran: nucleare, accordo a 90% su questioni tecniche

(Keystone-ATS) Scoppiano petardi e si salta sui fuochi a Teheran per ‘Chaharshanbe Suri’, la festa notturna del mercoledì che precede l’arrivo, il 21 marzo, del nuovo anno persiano – una tradizione pre-islamica che continua, nonostante i divieti. Ma a Losanna si lavora a testa bassa per giungere entro il mese ad un accordo su nucleare iraniano tra Teheran e il gruppo dei 5+1 (Usa, Russia, Cina, Francia, Gran Bretagna e Germania).

Se la stretta finale andasse in porto già nei prossimi giorni, come potrebbero far pensare gli ultimi ottimistici annunci da parte iraniana, l’accordo preliminare sarebbe comunicato agli iraniani nel pieno delle vacanze del Nowrouz, quelle più attese. Per poi trovare la firma definitiva entro i prossimi tre mesi.

In un’altalena di dichiarazioni del tipo “ci sono passi avanti ma restano questioni da risolvere”, pronunciate da settimane in tutte le possibili variazioni, a sbilanciarsi di più è stato oggi il capo dell’agenzia atomica iraniana Ali Akbar Salehi, secondo cui Teheran e Washington hanno superato la maggior parte delle loro divergenze sul nucleare iraniano, trovando un accordo “sul 90% delle questioni tecniche”. Ma anche in questo caso l’annuncio si è subito ridimensionato: È rimasto aperto solo “un ultimo, importante punto di differenza – ha precisato Salehi – che cercheremo di risolvere negli incontri di stasera”.

Meno ottimista la valutazione di una fonte statunitense vicina ai negoziati che ha preferito l’anonimato: “Abbiamo fatto progressi nell’identificare opzioni tecniche per ciascuna delle maggiori aree”, ha detto ai giornalisti a Losanna, ma ci sono ancora difficili questioni da risolvere.

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