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Iraq: dispiegate forze sicurezza attorno zona verde Baghdad

(Keystone-ATS) Un enorme dispiegamento delle forze di sicurezza irachene – polizia, esercito e unità antiterrorismo – è stato schierato intorno ieri sera alla “zona verde” di Baghdad, l’area fortificata dove hanno sede molti uffici governativi e diverse ambasciate. Lo riferiscono fonti delle forze della sicurezza.

Lo spiegamento di forze ha avuto inizio verso le 22.30 (20.30 ora svizzera), 90 minuti prima che il primo ministro Nuri al-Maliki annunciasse alla televisione di Stato l’intenzione di denunciare il presidente Fuad Masum per aver violato la Costituzione.

Queste misure di sicurezza “sono molto insolite – ha dichiarato un alto responsabile della polizia irachena – e assomigliano a quelle che si impongono in situazioni di emergenza”. “Numerose strade – ha aggiunto un funzionario del ministero dell’interno – sono state chiuse, come pure numerosi punti sensibili. Tutto è legato – ha sottolineato – alla situazione politica”.

“Oggi presenterò una denuncia alla Corte federale contro il presidente”, ha detto Maliki alla tv di Stato in una dichiarazione a sorpresa trasmessa a mezzanotte dalla televisione di Stato.

Gli Stati Uniti hanno ribadito il proprio “sostegno pieno al presidente iracheno Fuad Massum – afferma il segretario di stato aggiunto, Brett McGurk – come garante della Costituzione e uno dei candidati al posto del premier” al-Maliki “che possa creare un consenso nazionale”.

Intanto gli Usa hanno deciso di ricollocare, per motivi di sicurezza, parte del personale del consolato americano di Erbil e dell’ambasciata di Baghdad. La misura – comunica il Dipartimento di Stato – riguarda un “numero limitato” di membri dello staff, che sarà trasferito al consolato americano di Basrah, in Iraq, e a quello di Amman, in Giordania. I cittadini americani sono inoltre stati invitati a evitare viaggi non essenziali in Iraq.

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