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Irene, comincia marcia verso North Carolina

(Keystone-ATS) Irene, l’uragano che Barack Obama ha definito di portata storica, grande quanto la California, ha appena virato a nord, nord est, cominciando così la sua marcia verso le coste del North Carolina. Al momento è ancora di magnitudo 2, con venti a 100 miglia all’ora, pari a 160 km, anche se ci si aspetta un lievo indebolimento quando raggiungerà terra. Nel suo cammino verso il nord, si prevede che alle 7 di stamane, ora locale, (le 13 in Svizzera) dovrebbe toccare Atlantic Beach, nel North Carolina.

Quindi continuerà per tutto il giorno a salire lungo la costa, passando dal Maryland, per poi arrivare a New York verso sera. Le ore di maggiore intensità si ritiene che saranno quelle della notte. Tenuto conto delle sue caratteristiche e le sue enormi dimensioni si pensa che possa abbattersi sulla Grande Mela per circa 21-24 ore.

Il presidente americano Barack Obama, assieme alla moglie Michelle e le figlie Sasha e Malia, ha lasciato la loro villa a Martha Vineyard, dove ormai da tre anni passano le vacanze, per imbarcarsi sul Marine One, l’elicottero presidenziale, e fare ritorno a Washington. A causa dell’emergenza provocata dall’uragano Irene, la ‘First Family’ ha anticipato il rientro alla Casa Bianca di circa 12 ore rispetto al previsto.

Intanto gli aeroporti di New York e del New Jersey, cioè Jfk, La Guardia e Newark hanno annunciato la chiusura verso mezzogiorno (le 18 in Svizzera): da quell’ora non saranno più autorizzati atterraggi. Al momento, in linea teorica, le partenze sono ancora in programma. Già ora tuttavia , le compagnie stanno riducendo radicalmente la loro attività e si stima che saranno cancellati circa 5000 voli.

Si stima che siano oltre una decina le centrali nucleari che si trovano lungo il versante della Costa Est che nelle prossime ore sarà colpita dall’uragano Irene. Tutti questi impianti, informa il Nuclear Regulatory Commission, (Nrc, l’ente nucleare americano), si stanno preparando per superare senza problemi l’eventuale black out o i danni provocati dal vento o dall’acqua.

Al momento, pare che tutti gli impianti continueranno a funzionare regolarmente durante la tempesta. Alla base atomica Dominion Resources Inc’s Millstone, nei pressi di Waterford, in Connecticut, i tecnici stanno testando il sistema di barriere anti-alluvione e di porte sottomarine costruite appunto per mantenere i reattori asciutti e completamente al riparo da ogni tipo di innalzamento dell’acqua provocato da uragani.

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