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Irlanda: morto Martin McGuinness, ex comandante dell’Ira

Martin McGuinness aveva giocato un ruolo di primo piano nell'Ira e poi nello Sinn Fein's KEYSTONE/AP/PETER MORRISON sda-ats

(Keystone-ATS) L’ex vice premier nordirlandese ed ex comandante dell’Ira Martin McGuinness è morto a 66 anni dopo una grave malattia. Lo storico leader repubblicano dell’Irlanda del Nord aveva annunciato il suo ritiro dalla politica a gennaio.

L’esponente del Sinn Fein da poco si era anche dimesso da vice primo ministro nel governo di Belfast in aperto contrasto con il primo ministro unionista Arlene Foster.

Appresa la notizia, la regina Elisabetta ha inviato un messaggio di cordoglio “privato” alla vedova, mentre l’ex premier laburista Tony Blair ha affermato che senza Martin McGuinness “il processo di pace in Irlanda del Nord non sarebbe stato possibile”. Secondo Blair, quando McGuinness scelse di abbandonare la lotta armata lo fece “con tutto il cuore”.

Ex comandante dell’esercito repubblicano irlandese (Ira) McGuinness è stato uno dei maggiori fautori del processo di pace che ha fermato i sanguinosi “troubles” nella provincia britannica. Negli ultimi anni si era reso protagonista di alcuni memorabili incontri con la regina Elisabetta a simboleggiare una riconciliazione rispetto a quando i membri della famiglia reale erano nel mirino del gruppo paramilitare repubblicano: come quando nel 1979 l’Ira uccise Lord Mountbatten, ultimo viceré d’India e zio materno del principe Filippo.

“Per tutta la vita Martin ha dato prova di grande determinazione, di dignità e di umiltà ed è rimasto tale anche durante la sua breve malattia”, ha dichiarato il presidente del Sinn Fein Gerry Adams in un comunicato. “Era un repubblicano appassionato che ha operato senza sosta per la pace e la riconciliazione e per la riunificazione del suo paese”.

La prima ministra Theresa May ha lodato il ruolo di di McGuinness come “costruttore di pace”. “Anche se non potrò mai approvare la via che ha scelto nella prima parte della sua vita, Martin McGuinness ha finito per svolgere un ruolo decisivo per allontanare il movimento repubblicano dalla violenza”. “Così facendo ha dato un contributo essenziale e storico accompagnando l’Irlanda del Nord verso la pace”.

Anche John Major, che ha occupato il numero 10 di Downing Street in occasione della proclamazione di un cessate il fuoco da parte dell’Ira nel 1994, ha deplorato l’impegno di Martin McGuinness nel movimento armato dell’Irlanda del Nord, ma ha messo in rilievo il ruolo da lui svolto nelle decisioni che hanno in seguito permesso di salvare numerose vite.

Nato il 23 maggio 1959 a Londonderry in una famiglia cattolica, Martin McGuinness abbandona a vent’anni l’apprendistato come macellaio per raggiungere i ranghi dell’Ira e combattere la presenza britannica nell’Irlanda del Nord. Ammetterà più tardi di essere stato il numero due del gruppo armato repubblicano al momento del “Bloody Sunday” nel 1972 a Londonderry, quando le truppe britanniche abbatterono 14 manifestanti non armati, uno dei momenti più drammatici di quelli che nella provincia vengono definiti “troubles”. Il conflitto nell’Irlanda del Nord ha fatto 3’600 morti in trent’anni, fino agli accordi di pace del Venerdì Santo conclusi nel 1998.

Negli anni Ottanta Martin McGuinness emerge al fianco di Gerry Adams come uno degli architetti del successo elettorale del Sinn Fein, il braccio politico dell’Ira, e diventa negoziatore del partito nazionalista nelle trattative che porteranno alla pace.

L’intesa con il suo nemico giurato, il pastore protestante Ian Paisley deceduto nel 2014, così come la stretta di mano con la regina Elisabetta nel 2012 rimarranno momenti forti del processo di riconciliazione.

Al momento delle sue dimissioni il 19 gennaio aveva spiegato che motivi di salute e la crisi politica generata da un progetto di sussidi in favore delle energie rinnovabili avevano accelerato la sua decisione di lasciare le proprie funzioni, passo che inizialmente era previsto per il prossimo maggio.

Le dimissioni hanno provocato elezioni legislative anticipate nella provincia britannica, al termine delle quali il Sinn Fein, che si batte per la riunificazione dell’isola, ha ottenuto un risultato storico. È stato infatti superato per un solo seggio dal Partito unionista democratico (DUP, filo britannico), un risultato che lascia presagire difficili negoziati in vista della formazione di un governo di coalizione. Martin McGuinness era sposato e padre di quattro figli.

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