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IS: copti decapitati; Sisi, Egitto si riserva diritto a ritorsione

(Keystone-ATS) Il presidente Abdel Fattah al-Sisi ha avvertito che l’Egitto “si riserva il diritto di reagire” nel modo e nei tempi che riterrà più opportuni alla decapitazione di 21 egiziani copti perpetrata da un gruppo dello Stato islamico (IS) su una spiaggia libica e mostrata ieri sera in un video. Lo riferisce l’edizione online del giornale “al-Ahram”.

Sisi, a margine di una riunione straordinaria del Consiglio di sicurezza nazionale, ha poi confermato il divieto per gli egiziani di viaggiare in Libia, impegnandosi a facilitare il rimpatrio dal paese vicino di tutti i connazionali ancora lì presenti. Ha inoltre dichiarato sette giorni di lutto e ordinato al governo di dare sostegno alle famiglie delle vittime.

Il presidente ha pure incaricato il ministro degli esteri, Sameh Shoukri, di andare a New York e avviare contatti con i membri del Consiglio di sicurezza dell’Onu affinché “la comunità internazionale si ponga di fronte alle sue responsabilità e avvii le procedure necessarie per dichiarare ciò che sta accadendo in Libia come una minaccia alla pace e alla sicurezza”.

“Queste azioni vili – ha detto Sisi in un discorso teletrasmesso alla nazione – non fiaccheranno la nostra determinazione: l’Egitto e il mondo intero restano impegnati in una battaglia irriducibile contro gli estremisti”.

In lutto anche la Chiesa copta egiziana: “la Chiesa – si legge in una nota – è fiduciosa che la sua grande nazione non resterà passiva fino a quando questi criminali non saranno consegnati alla giustizia. Siamo convinti che lo Stato proteggerà i suoi cittadini. Porgiamo le nostre condoglianze alla nazione, preghiamo perché Dio protegga l’Egitto, la sua unità e che la pace prevalga”.

Anche il gran Muftì d’Egitto, la più alta autorità islamica del paese, ha condannato con forza la decapitazione dei 21 cristiani copti. “Gli assassini meritano la maledizione di Allah”, ha detto il Muftì, citato dall’agenzia di stampa Mena, chiedendo alle nazioni arabe e alla comunità internazionale di contrastare seriamente questi criminali. L’esponente religioso ha poi presentato le proprie condoglianze alle famiglie delle vittime.

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