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IS: denaro e sharia, Califfato recluta i “cuccioli”

(Keystone-ATS) Almeno 400 minori, tra cui bambini, sono stati reclutati negli ultimi tre mesi in Siria dai jihadisti dello Stato islamico (IS) per ingrossare le file dei miliziani inquadrati nell’esercito dell’autoproclamato Califfato.

Secondo l’Osservatorio nazionale per i diritti umani in Siria (Ondus), che ha oggi diffuso questo conteggio, l’IS ha addirittura aperto dei centri di reclutamento dedicati ai minori in alcune località nel nord e nell’est della Siria, in particolare a Mayadin e Bukamal, a ridosso del confine con l’Iraq.

La propaganda dello Stato islamico definisce i baby-jihadisti “leoncini del Califfato” (ashbal al-khilafa). Molti di questi miliziani in erba sono avvicinati durante le esecuzioni pubbliche che l’IS compie nelle città siriane che controlla. Come mostrano i filmati dallo Stato islamico, i bambini e i ragazzini sono spesso in prima fila nell’assistere a decapitazioni, impiccagioni, lapidazioni. Per attirarli, afferma l’Ondus, l’IS promette ai ragazzi più grandi denaro, armi e automobili.

Altri luoghi privilegiati per l’arruolamento sono le scuole e le moschee. In alcuni casi, i ragazzi si uniscono allo Stato islamico all’insaputa dei genitori, ma in altri l’IS convince i genitori a inviare i figli ai campi militari dove vengono indottrinati e addestrati nelle tecniche militari. Inoltre – sempre secondo l’Ondus – lo Stato islamico “accoglie e si prende cura” di bambini che soffrono di malformazioni congenite.

Sin dal 2014 sono emerse numerose denunce di madri perché i loro mariti sono andati a combattere in Siria portando con sé i figli. In un raro reportage giornalistico realizzato l’anno scorso dalla rivista “Vice”, alcuni alti quadri dell’IS mostravano i loro figli impegnati nell’addestramento e come erano riusciti a indottrinarli per seguire il “cammino del jihad”.

Altrettanto inquietante è la notizia, giunta oggi dall’Australia, di un bambino di cinque anni usato, assieme ad altri otto minori, per promuovere una conferenza a Melbourne, organizzata da un gruppo islamico con un’ideologia vicina a quella dell’IS.

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