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Isis: colpito il convoglio del Califfo, mistero su Baghdadi

(Keystone-ATS) L’Isis è stato fortemente indebolito, se non addirittura decapitato, dopo il raid aereo compiuto dall’aviazione di Baghdad al confine con la Siria. Ad affermarlo è il governo iracheno, secondo cui “numerosi leader” dello Stato islamico sono stati uccisi nell’attacco.

Sulle sorti del ‘Califfo’ Abu Bakr al Baghdadi non vi sono però certezze. Il ministero degli Interni ha fatto sapere solo che il capo jihadista è stato “portato via con urgenza” dal luogo del bombardamento.

Nel comunicato reso noto nel pomeriggio si fa riferimento a “un’eroica operazione” compiuta da una “cellula del reparto speciale dei servizi di informazione del ministero degli Interni”: “Abbiamo colpito il convoglio del criminale Abu Bakr al Baghdadi”. L’azione è stata condotta “col diretto coordinamento con la centrale operativa interforze”, prosegue il testo in riferimento al comando militare composto dalle forze governative di Baghdad, dai capi delle milizie sciite filo-iraniane presenti al fronte contro l’Isis, da consiglieri russi, iraniani e americani.

I velivoli militari hanno colpito il convoglio sul quale si pensa viaggiasse Baghdadi, diretto a una riunione dei leader dell’Isis nei pressi di Karabla, una località ad appena cinque chilometri dalla frontiera, ormai inesistente, con la Siria. Il comunicato del ministero degli Interni prosegue affermando che gli aerei hanno colpito anche il luogo dell’incontro, “uccidendo e ferendo molti leader”.

Fonti ospedaliere di Karabla, cittadina abitata da 50mila persone, hanno confermato che nell’ospedale locale sono arrivate “salme” di leader jihadisti. Ma tra questi corpi senza vita non c’è – hanno detto citate dalle tv panarabe – quello di Baghdadi.

Il ministero degli Interni ha ammesso di non avere notizie sulle sorti di Baghdadi. Ma ha affermato che “è stato trasportato d’urgenza” in un luogo sconosciuto.

In queste ore si è anche scatenata una rissa confessionale: con chi accusa “gli sciiti” di aver troppo “frettolosamente gridato alla vittoria” e chi risponde puntando il dito contro “i sunniti terroristi” di “seminare l’odio difendendo Baghdadi”.

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