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Israele: demolire case ebrei colpevoli omicidio

La famiglia di Mohammed Abu Khdeir, il ragazzino palestinese bruciato a Gerusalemme da estremisti ebrei ha inviato una lettera al ministro della difesa israeliano Moshe Yaalon chiedendo la demolizione delle abitazioni dei responsabili della morte del figlio KEYSTONE/AP/ODED BALILTY sda-ats

(Keystone-ATS) La famiglia di Mohammed Abu Khdeir, il ragazzino palestinese bruciato a Gerusalemme da estremisti ebrei ha inviato una lettera al ministro della difesa israeliano Moshe Yaalon chiedendo la demolizione delle abitazioni dei responsabili della morte del figlio.

I responsabili sono già stati condannati, in un caso a vita, da un Tribunale israeliano. Lo riportano i media locali spiegando che con la richiesta la famiglia vuole che sia usata la stessa norma applicata da Israele ai terroristi palestinesi.

Per la famiglia l’assassinio del sedicenne palestinese deve essere incluso nell’ambito del “terrorismo nazionalistico”. La demolizione delle abitazioni delle famiglie dei responsabili di attentati contro israeliani è stata reintrodotta da Israele, non senza polemiche delle organizzazioni dei diritti umani, a seguito della recente ondata di attacchi contro civili e militari israeliani da parte di assalitori palestinesi.

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