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Israele: ex premier Ehud Olmert entra in carcere

(Keystone-ATS) Dopo un capo dello Stato, per la prima volta nella storia di Israele un ex premier è finito in carcere: verso le 10 di stamane Ehud Olmert ha ifatti varcato la soglia del penitenziario dove dovrà scontare una pena di 19 mesi per corruzione e abuso di ufficio.

Per la prima volta nella storia di Israele un premier è finito in carcere, cinque anni circa dopo un capo dello Stato. Verso le 10 di questa mattina Ehud Olmert ha varcato infatti la soglia del penitenziario di Maasiyahu a Ramle dove dovrà scontare una pena di 19 mesi per corruzione e abuso di ufficio.

Si conclude così una lunga vicenda giudiziaria, ricca di colpi di scena, legata alla costruzione di Holyland, un complesso edilizio di lusso a Gerusalemme nel periodo in cui era sindaco della città. Vicenda per la quale Olmert, 70 anni, ha continuato anche alla vigilia dell’ingresso in carcere a dirsi innocente.

L’ex primo ministro da oggi condivide così il suo primato con un altro detenuto eccellente della stessa prigione. Si tratta di Moshe Katzav, ottavo presidente di Israele (in carica mentre Olmert era primo ministro) e dimessosi dalla funzione dopo le prime accuse. Katzav è finito nel 2011 dietro le sbarre per stupro e molestie sessuali dopo che la Corte suprema respinse il suo appello.

Carriera sfolgorante nel Likud prima e poi delfino di Ariel Sharon quando questi, dopo il ritiro da Gaza, uscì dal Likud e fondò il partito centrista Kadima, Olmert è stato un abilissimo politico con grande appeal – insieme a Tizpi Livni, sua compagna di avventura politica – sulla scena internazionale. Una capacità che ha saputo far fruttare quando è diventato primo ministro a tutti gli effetti con la vittoria di Kadima alle elezioni del 2006 a seguito del doppio ictus che costrinse Sharon a uscire di scena.

Abile stratega, nei tre anni al potere si è battuto per la pace con i palestinesi nei negoziati di Annapolis (2007) spingendo per la Soluzione a 2 Stati, ma non ha rinunciato alla guerra a Gaza con l’operazione “Piombo Fuso” del 2008 dopo i missili lanciati dalla Striscia. I guai giudiziari di Olmert sono cominciati quello stesso anno ma sono arrivati alla stretta finale a partire dal 2012. Oggi – dopo una disperata battaglia in tribunale con ricorso alla Corte Suprema – è entrato in prigione.

In un video rilanciato poco prima di presentarsi alle autorità carcerarie, si è dichiarato innocente ma anche di accettare il verdetto “con cuore pesante”. “Sono il primo ex premier che sconta una sentenza in carcere, uno sviluppo inusuale e grave che qualcuno può vedere come la conferma della potenza della democrazia israeliana. Ma allo stesso tempo – ha detto con il viso segnato e le parole ben scandite – voglio sottolineare la possibilità che il caso legale contro di me si sia ingrandito per ragioni extra giudiziali”.

Da poche ore – dopo le visite mediche – Olmert vive in una cella a tre letti dell’ala speciale numero 10 del carcere di Maasiyahu, a Ramle: Israele lo considera, come ex premier, “persona da proteggere”. E forse – hanno osservato i media – la sua pena potrà essere abbreviata per buona condotta, se si comporterà bene.

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