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Israele: partiti arabi per Gantz. Lieberman, né lui né Netanyahu

La Lista Araba Unita rompe un tabù storico e indica Benny Gantz come prossimo primo ministro israeliano. KEYSTONE/AP/ODED BALILTY sda-ats

(Keystone-ATS) La Lista Araba Unita rompe un tabù storico e indica Benny Gantz come prossimo primo ministro israeliano, mentre Avigdor Lieberman spariglia non schierandosi né con Gantz né con Benyamin Netanyahu.

Queste le due novità, importanti, scaturite dal primo giro di consultazioni del presidente Reuven Rivlin con le delegazioni dei partiti per la formazione del governo israeliano. E, su queste, tutto il quadro politico israeliano si rimette in moto, tenendo anche conto che sia Blu-Bianco sia il Likud hanno chiesto a Rivlin – a favore di un governo “stabile” – che l’incarico sia affidato ai rispettivi leader.

Ayman Odeh – a capo della delegazione della Lista Araba (13 seggi) – ha parlato di “momento storico” rispetto al passato con l’indicazione di Gantz. “Per noi – ha detto Odeh – l’essenziale è impedire a Netanyahu di restare al potere. Negli anni cui è stato primo ministro siamo stati trasformati in un gruppo illegittimo. Adesso noi siamo determinati a riprenderci la legittimità”.

Lieberman – che con i 9 seggi del suo partito Israel Beitenu è il kingmaker nazionalista laico delle possibili alleanze per il prossimo esecutivo – sembra invece essersi messo sull’Aventino. “Non indicheremo al presidente Rivlin nè Gantz nè Netanyahu per l’incarico di formare il nuovo governo”, ha spiegato prima che la sua delegazione incontrasse Rivlin.

Il presidente comunque la sua linea l’ha espressa: il prossimo governo israeliano dovrà essere “stabile” in modo da prevenire una terza elezione e per questo dovrebbe includere i due maggiori partiti, Blu-Bianco e Likud. “Tutti capiamo – ha spiegato – che un governo stabile, che possa prevenire una terza elezione in un anno, è quello che avrebbe bisogno di includere entrambi i maggiori partiti”.

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