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Italia: bocciate nuove rotte aeroporto Orio, ‘rumore aumentato’

Le compagnie aeree devono anche fare i conti con l'inquinamento acustico (foto d'archivio) KEYSTONE/AP/FRANCISCO SECO sda-ats

(Keystone-ATS) Sono state bocciate le rotte sperimentali dello scalo di Bergamo Orio al Serio: ieri, durante la Commissione aeroportuale, l’Agenzia regionale per la protezione ambientale (Arpa) ha ribaltato le sue previsioni sull’inquinamento acustico.

Immediata la replica del Comune di Bergamo: “Serve subito accelerare con gli aerei a basso impatto e la zonizzazione a difesa dei quartieri”.

I dati riferiti ieri in Commissione aeroportuale dall’Agenzia regionale per l’ambiente segnano un vistoso scostamento tra le stime prodotte nel 2016 e nel 2017. Nel giugno 2016 Arpa stimò in 3.185 unità il numero delle persone che la sperimentazione proposta dal Comune di Bergamo avrebbe potuto sottrarre al rumore superiore a 60 decibel Lva (Livello di valutazione del rumore aeroportuale).

Tale stima venne aggiornata nel febbraio 2017, dopo che le rotte erano state validate da Enav, la società che gestisce il traffico aereo civile in Italia, e il miglioramento atteso fu indicato in 2.526 individui.

I dati di ieri, dopo mesi di sperimentazione, riferiscono non di un miglioramento, ma addirittura di un peggioramento dei valori di impatto acustico, con circa 1.100 individui in più esposti ad oltre 60 decibel Lva.

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