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Italia: Chikungunya; Oms, non si escludono nuovi casi

Un esemplare di zanzare tigre. KEYSTONE/AP Centers for Disease Control and Prevention sda-ats

(Keystone-ATS) I focolai di Chikungunya in corso in Italia sono sotto osservazione anche da parte dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), che consiglia a chi si reca nelle zone colpite di proteggersi dalle zanzare e non esclude ulteriori casi nei prossimi giorni.

Lo si legge in un documento pubblicato nella sezione Risposta alle emergenze del sito dell’Oms.

“C’è il rischio di una ulteriore trasmissione – scrivono gli esperti dell’Oms – perchè la zanzara Aedes albopictus (la cosiddetta zanzara tigre) è ormai stanziale nel bacino del Mediterraneo. Il vettore ha dimostrato in passato la capacità di sostenere focolai di Chikungunya. L’area dove si sono verificati i casi è densamente popolata e molto turistica, soprattutto nei mesi estivi”.

Per chi viaggia in Italia, sottolinea il documento, è bene evitare il contatto con le zanzare usando un abbigliamento corretto e i repellenti. “La malattia si verifica di solito in Africa, Asia e Americhe, oltre che nel subcontinente indiano”, aggiunge l’Oms. Nel 2007 la trasmissione è stata documentata per la prima volta in Europa, in Emilia Romagna, con 217 casi accertati. Al momento c’è un altro focolaio autoctono nel dipartimento di Var, in Francia.

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