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Italia: Corrado Stajano vince il Bagutta 2010 con “La città degli untori”

(Keystone-ATS) MILANO – Corrado Stajano con “La città degli untori” (editore Garzanti) è il vincitore del Premio Bagutta 2010, il più antico premio letterario italiano (fondato a Milano nel 1927: siamo all’edizione numero 83) che verrà assegnato come di consueto nella cena di domenica 31 gennaio all’omonimo ristorante milanese.
Scegliendo il libro di Stajano con un voto a larghissima maggioranza, la giuria (presieduta da Isabella Bossi Fedrigotti e composta da Rosellina Archinto, Stefano Agosti, Eva Cantarella, Pietro Cheli, Dario Del Corno, Elio Franzini, Umberto Galimberti, Piero Gelli, Andrea Kerbaker, Nico Naldini, Elena Pontiggia, Mario Santagostini e Orio Vergani, nonché dallo scrittore ticinese Giovanni Orelli) ha inteso premiare “un testo forte, intenso, capace di fondere gli avvenimenti di ieri e quelli di oggi in un quadro ampiamente persuasivo”, come si legge nella motivazione. “Un risultato – sottolinea la giuria – cui ha contribuito lo stile, riuscito amalgama tra la rapidità di un reportage giornalistico e la scrittura profonda di un romanzo di qualità. Milano, ‘città degli untori’, ne emerge con un ritratto a tutto tondo, spesso impietoso ma di sicuro corrispondente alla città contemporanea, discussa, discutibile, difficile, contraddittoria”.
Durante i lavori della giuria, anche quest’anno caratterizzati dallo “spirito di affettuosa convivialità che sta nel DNA del premio, come ricorda un comunicato, è stato come sempre assegnato anche il Bagutta Opera Prima, che è andato al libro “Come ho perso la guerra” (Fandango), esordio narrativo del trentaduenne toscano Filippo Bologna. Si tratta di un romanzo sapido e arguto, avventuroso e grottesco, che ha convinto i giurati per la sua freschezza.

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