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Italia: dal 1974 oltre 24’000 scomparsi, 9000 i bambini

(Keystone-ATS) Su 104’000 denunce di scomparsa, in Italia, 24’000 persone sono tuttora irrintracciabili. Il dato è stato fornito dal Commissario del Governo per le persone scomparse, Michele Penta, che ha preso parte oggi al convegno “Vite sospese. Diamo voce al silenzio” promosso dall’associazione Penelope a Genova.

“Di queste 24’000 persone – ha detto Penta – 9400 sono minori di cui 1400 italiani. Ottomila sono bambini extracomunitari senza accompagnamento. E negli obitori ci sono 800 cadaveri non identificati”.

Nel rapporto semestrale del Commissario, dal primo gennaio 1974 al 31 dicembre 2010 gli scomparsi sono 24’176. Il dato scorporato per regioni vede al primo posto il Lazio, con 6080 persone scomparse, seguito da Lombardia (3400), Campania (2977) e Sicilia (2275). Chiude la Valle d’Aosta con 20 persone scomparse in 37 anni.

Proprio nel Lazio si è conclusa in questi giorni la “sperimentazione del braccialetto elettronico per anziani colpiti da perdita di memoria – ha detto Penta -. Il braccialetto manda segnali Gprs di allarme a parenti o forze di polizia quando l’anziano si allontana dai normali ambiti di frequentazione. Una risorsa che avrà costi sostenibili”.

Secondo la presidente di Penelope, Elena Pozzi Tasca, “c’è necessità di norme specifiche e risposte istituzionali per affrontare il fenomeno ma anche di risposte dalla società. In casi di scomparsa, la collaborazione è fondamentale ma nel Meridione è impossibile”.

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