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Italia: domenica nera per sciatori, 2 morti 9 feriti

(Keystone-ATS) Domenica nera sulle montagne italiane, da nord a sud. Le valanghe, favorite dal rialzo termico dopo abbondanti nevicate, hanno causato due vittime nel biellese, e ferito altri nove sciatori, tra Piemonte, Valle d’Aosta e Veneto; un alpinista è morto precipitando sull’Etna.

L’episodio più grave sul Monte Camino, sopra Oropa, dove una grande massa di neve ha travolto una ventina di persone su un pendio molto ripido: oltre alle due vittime, ci sono stati sei feriti. I soccorsi sono stati rapidi ma inutili per Carlo Graziano, venticinquenne dottorando di Crescentino (Vercelli), ed Emanuele Mosca, 65 anni, odontotecnico in pensione di Graglia (Biella). “La valanga ci ha trascinato giù per 300-400 metri”, racconta Stefano Perrone, una delle guide che accompagnavano gli escursionisti, saliti in vetta su una funivia.

Sulle montagne biellesi l’escursione termica è stata di quasi 14 gradi in tre giorni: oggi a Oropa la massima è arrivata a 14 gradi, giovedì scorso aveva superato lo zero di pochi decimi. Il grado di rischio valanghe oscillava tra 3 (marcato) e 4 (forte), secondo la scala europea usata dal Soccorso Alpino.

“Temevamo che si staccasse un’altra grande massa nevosa dal Monte Camino, proprio sopra la spaccatura creata dalla valanga che ci ha investito. Avevamo paura ma dovevamo soccorrere le persone sepolte”, rivela Enrico Contini, di Biella, che da 35 frequenta le montagne “di casa”.

Nelle operazioni di salvataggio sono stati impegnati 30 uomini del Soccorso Alpino del Piemonte, due elicotteri (uno decollato dalla Valle d’Aosta), due unità cinofile con cani da valanga. I sei feriti, tutti in ipotermia, sono stati portati agli ospedali di Biella e Aosta, gli incolumi sono ridiscesi a valle sulla funivia che raggiunge Oropa.

Di dimensioni più piccole, rispetto a quella del Monte Camino, la valanga che ha travolto, ferendoli lievemente, due sci-alpinisti valdostani. La massa di neve è caduta nella tarda mattinata di oggi dal Colle di Nana (2.700 metri di altitudine), tra la Valle d’Ayas e la Valtournenche. I due sciatori sono riusciti ad uscire dalla neve autonomamente e hanno chiamato il soccorso alpino valdostano. Sono stati poi trasportati con l’elicottero all’Ospedale Parini di Aosta per accertamenti.

Tragedia sfiorata anche nel bellunese, nel Van delle Forcelle dove una sciatrice di Fanna (Pordenone), inizialmente dispersa, è stata ritrovata dai soccorritori grazie all’Arva, l’apparecchio per la localizzazione in caso di valanghe. L’allarme era scattato poco prima di mezzogiorno, quando diverse persone appartenenti ai gruppi che stavano scendendo dalla montagna, compresa una comitiva austriaca, hanno avvertito il 118.

La vittima precipitata sull’Etna era un ventiquattrenne originario di Ragusa, ma residente a Modica: era impegnato con tre amici nella scalata di un costone.

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