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Italia: Monti, no accordo bilaterale con Svizzera, attendiamo Ue

(Keystone-ATS) Un’efficace lotta all’evasione fiscale deve essere condotta a livello Ue e vi deve collaborare anche la Svizzera. È l’auspicio espresso dal presidente del Consiglio italiano, Mario Monti, al termine del Consiglio Europeo a Bruxelles. L’Italia – ha aggiunto – non intende per ora sottoscrivere accordi bilaterali con la Svizzera sul tema fiscale ma aspetta “l’esame da parte della Commissione europea di casi di stati membri (Germania e Gb ndr) che hanno fatto accordi bilaterali”.

Monti ha aggiunto che l’Italia “sta fortemente assecondando l’azione della Commissione sull’impostazione comunitaria, non abbiamo intenzioni bilaterali”.

In Europa si sta facendo largo la convinzione che, per combattere efficacemente l’evasione fiscale, occorre una strategia comune. Il presidente del Consiglio ha sottolineato come, nelle conclusioni del vertice, al tema della fiscalità sia stato dato un “rilievo molto maggiore, rispetto al passato”.

L’orientamento, ha aggiunto il presidente del Consiglio, riguarda “sia la riduzione della fiscalità sui fattori di produzione” i cui proventi possono essere indirizzati “su altri aspetti dell’attività economica o della proprietà; sia per accrescere a livello comunitario la lotta all’evasione fiscale”.

“Molti collegano, come ha fatto il presidente del Parlamento europeo, Martin Schulz, le necessarie azioni che Paesi come la Grecia sono costretti a fare, alla forte necessità che, tra queste azioni, ci sia un vigoroso contrasto all’evasione fiscale. Un contrasto – ha concluso Monti – che per essere efficace richiede una maggiore unità di sforzi dell’Unione, anche per quanto riguarda Paesi come la Svizzera”.

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