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Jet abbattuto: forte la tensione tra Russia e Turchia

(Keystone-ATS) La tensione tra Russia e Turchia è forte dopo che due giorni fa un jet di Mosca è stato abbattuto da caccia di Ankara alla frontiera con la Siria.

Un gruppo di circa 50 imprenditori turchi è stato fermato dalle autorità russe a Krasnodar, nella Russia meridionale, con l’accusa di aver mentito sul motivo del loro ingresso nel Paese. Lo riferisce la Cnn Turk.

Secondo quanto raccontato da uno degli imprenditori, la comitiva sarebbe stata fermata ieri per poi comparire stamani davanti a un giudice, che li avrebbe condannati a dieci giorni di detenzione e una multa di 4 mila rubli (circa 65 franchi).

In base alle accuse, i cittadini turchi hanno dichiarato di essere in Russia per turismo e non per partecipare a una fiera agricola, come avrebbero invece fatto.

Poco fa inoltre il ministro dello Sviluppo economico russo, Alexiei Uliukaiev, ha detto che la Russia è pronta a sospendere i voli da e per la Turchia. Ha precisato che un eventuale ‘stop’ interesserebbe sia i voli di linea che quelli charter e che “il ministero dei Trasporti preparerà le relative proposte”.

Sempre oggi, un gruppo di persone ha tirato delle sassate contro il consolato turco a Novorossisk, in Russia, sul mar Nero, e ha bruciato la bandiera della Turchia. Lo riferisce alla Tass una fonte del consolato. Non ci sono persone ferite. Nei giorni scorsi ci sono stati altri episodi analoghi in Russia, dopo l’abbattimento del Su-24 al confine turco-siriano.

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