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Kenya: violente esplosioni, colonna fumo nero presso Westgate

(Keystone-ATS) Una serie di esplosioni è stata udita nei pressi del Westgate di Nairobi, dall’edificio si leva una densa colonna di fumo nero: lo si evince dalle immagini della diretta delle tv locali, che mostrano i blindati dell’esercito che si avvicinano al centro commerciale. Le emittenti precisano che dopo le deflagrazioni è iniziata una sparatoria e le forze di sicurezza hanno tirato numerosi lacrimogeni.

The Guardian, che cita fonti anonime della sicurezza, afferma che ci sono ancora “diversi ostaggi” nelle mani dei combattenti Shabaab asserragliati nel Westgate. Il quotidiano britannico smentisce dunque quanto riferito dalle autorità, secondo le quali “la gran parte degli ostaggi” è stato liberato nel corso della notte.

D’altro canto, il Foreign Office riferisce che quattro britannici sono rimasti uccisi nell’attacco terroristico al centro commerciale. Secondo un bilancio provvisorio, sono almeno 13 gli stranieri fra i 69 morti e 63 dispersi nell’attacco. Fra loro figurano anche almeno due francesi, una olandese, un sudafricano, una donna sudcoreana, una cinese, un peruviano, due indiani e il celebre poeta ghanese Kofi Awoonor.

Secondo Sky News, che non indica le fonti, alcuni degli islamisti asserragliati si sarebbero fatti saltare in aria. Al-Jazira afferma invece che i miliziani avrebbero fissato cinture esplosive agli ostaggi.

Secondo il ministro dell’Interno keniota, che ha parlato in una conferenza stampa in diretta tv, due terroristi sono stati uccisi nel blitz di oggi in cui “quasi tutti gli ostaggi sono stati liberati, forse ne rimane solo qualcuno”. È stato precisato che i “terroristi hanno appiccato le fiamme all’edificio per tentare una manovra diversiva”.

La polizia keniota ha sparato gas lacrimogeni per disperdere la folla nei dintorni nel timore di “infiltrazioni” dei terroristi tra la gente comune. Il ministro dell’Interno ha riferito che alcuni degli attaccanti “erano vestiti da donna”, per mimetizzarsi tra la folla prima di attaccare il centro commerciale.

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