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Kiev chiede legge marziale dopo crisi navale con Mosca

Russia-Ucraina, situazione incandescente KEYSTONE/AP/EFREM LUKATSKY sda-ats

(Keystone-ATS) Il governo di Kiev si è riunito d’urgenza in piena notte per chiedere al Parlamento di dichiarare la legge marziale, dopo l’incidente sullo stretto di Kerch, fra Mar Nero e Mar d’Azov.

Russia e Ucraina da ieri si stanno scambiando accuse di aver provocato la crisi, nella quale sono stati sparati dei colpi, che hanno provocato il ferimento di alcuni marinai ucraini. È stato speronato un rimorchiatore ucraino che stava trainando due unità militari della Marina di Kiev attraverso lo stretto di Kerch, che divide il Mar Nero dal Mare di Azov, e la penisola di Crimea a est dal territorio continentale della Federazione russa.

Una violazione delle acque territoriali russe, secondo Mosca; un’aggressione non provocata secondo Kiev, che afferma di aver avvertito preventivamente la Russia del passaggio. Si tratta si una delle escalation più gravi fra i due Paesi vicini dopo l’annessione della Crimea alla Russia nel 2014.

Intanto nella capitale ucraina sono scoppiate proteste e scontri durante la notte. Centinaia di manifestanti – rilevano i media internazionali, fra cui Bbc – si sono riuniti sotto l’ambasciata russa e hanno dato fuoco ad auto, fra cui un veicolo diplomatico.

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