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Kosovo: NATO continuerà a difendersi, appello moderazione

Questo contenuto è stato pubblicato il 03 ottobre 2011 - 18:52
(Keystone-ATS)

La NATO "continuerà a difendersi" in Kosovo, pur facendo come sempre ricorso al minimo di forza necessaria. Lo ha detto il segretario generale della NATO, Anders Fogh Rasmussen, in un incontro stampa. Rasmussen ha lanciato un appello a kosovari e serbi per "evitare azioni unilaterali che possano infiammare la situazione".

La situazione del Kosovo è stata aggiunta nell'agenda dei lavori della ministeriale Difesa Nato di mercoledì e giovedì prossimi a Bruxelles, alla luce dei recenti episodi di violenza ai posti di confine nel nord del Paese, dove la popolazione è prevalentemente serba.

"La nostra forza Kfor è stata dispiegata per mantenere la sicurezza di tutti i cittadini del Kosovo, indipendentemente dalla loro etnia", ha detto Rasmussen. "Noi continueremo a farlo, in modo fermo, attento e imparziale, nel pieno rispetto del mandato Onu".

"Le forze Nato usano sempre il minimo di forza necessaria, ma hanno diritto alla loro auto-difesa", ha precisato Rasmussen. Lo scorso 27 settembre la Kfor è intervenuta per togliere le barricate e isolare estremisti serbi. La Kfor dispone attualmente di circa 5400 uomini. In agosto la Nato ha deciso di dispiegare in Germania un plotone di riserva di altri 600 soldati.

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