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L’Iran premia i riformisti di Rohani, trionfo a Teheran

(Keystone-ATS) L’Iran premia la politica di apertura del presidente Hassan Rohani e i riformisti stravincono a Teheran, dove la ‘lista della speranza’ conquista 29 seggi sui 30 messi a disposizione per il collegio della capitale iraniana.

Il capolista riformista Mohammad Reza Aref guida l’arrembaggio, seguito per numero di preferenze dall’alleato moderato Ali Motahhari. Anche nelle altre città, da cui giungono per ora solo notizie ufficiose, i sostenitori di Rohani starebbero conquistando oltre il 40% dei seggi. Ovunque i conservatori arretrano, mentre si sta affermando anche un buon numero di candidati indipendenti.

Cambiano dunque volto il nuovo parlamento, il decimo Majlis della Repubblica islamica, e la nuova Assemblea degli esperti che dovrà nominare la prossima Guida suprema. Rohani insomma vince la sua sfida contro i conservatori isolazionisti, che detenevano una strabordante maggioranza nel nono Majlis e che gli hanno messo i bastoni tra le ruote durante tutto il negoziato sull’accordo per la revisione del programma nucleare iraniano e sui nuovi rapporti con l’Occidente.

Ancora non è chiaro tuttavia chi avrà il 50% + 1 dei 290 seggi parlamentari. Molto resta ancora nella nebbia, perché i dati ufficiali arrivano con il contagocce e per avere un quadro definitivo, ha avvertito il ministero degli Interni, bisognerà aspettare fino a martedì prossimo, quando tutti i milioni di voti deposti nei 52’000 seggi sparpagliati per il Paese saranno stati scrutinati e controfirmati dal Consiglio dei guardiani, l’organismo giuridico-religioso che controlla l’attività parlamentare, seleziona le candidature e mette il timbro anche sui risultati di ogni voto popolare. E neanche allora sarà finita del tutto, in quanto in alcuni collegi elettorali nessun candidato ha raggiunto il quorum, ovvero il 25% dei voti, e sarà necessario andare ad un ballottaggio, previsto per fine aprile. Anche una manciata di deputati dell’ultima ora potrebbe cambiare i rapporti di forza in parlamento.

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