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L’UDC a difesa dei contadini svizzeri

(Keystone-ATS) BERNA – L’UDC esige maggior sostegno per i contadini svizzeri. Denunciando nuovamente la “politica lesiva” della ministra dell’agricoltura Doris Leuthard, il partito ha chiesto oggi in una conferenza stampa a Berna la sospensione immediata dei negoziati con l’UE sul libero scambio agricolo.
All’UDC non basta, diversamente del PPD, chiedere la sospensione di questi lavori, nell’attesa dei risultati dei negoziati svolti nell’ambito dell’Organizzazione mondiale del commercio (WTO). Quest’ultimi, probabilmente, non si concluderanno mai, ha sottolineato il presidente dell’UDC Toni Brunner, sostenuto da altri agricoltori, tutti consiglieri nazionali.
Già oggi, la Svizzera presenta il tasso di autoapprovvigionamento alimentare più basso d’Europa (59%), ha ricordato lo zurighese Ernst Schibli. Occorre portare questa proporzione ad almeno due terzi. Dipendere interamente dalle importazioni sarebbe pericoloso, come testimonia la crisi russa con il congelamento delle esportazioni di cereali.
Attraverso una serie di rivendicazioni, il partito ha esortato un sostegno deciso dei contadini svizzeri. La Confederazione deve così accettare le richieste dei produttori di latte per rendere obbligatori gli accordi che limitano la quantità prodotta. Berna deve anche rinunciare alle riduzioni dei dazi doganali all’importazione. L’UDC mira in particolare a quelli relativi alla farina, ridotti il primo luglio, ciò che reca torto ai cereali svizzeri, ma anche ai mugnai elvetici.

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