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La Corte di Strasburgo autorizza morte di un tetraplegico francese

(Keystone-ATS) Il Tribunale europeo dei Diritti Umani ha stabilito che lasciar morire un tetraplegico francese in stato vegetativo, Vincent Lambert, non viola il suo diritto alla vita.

La Corte ha così dato ragione alla moglie e a cinque fratelli di Lambert, che ad tempo vorrebbero che il malato sia staccato dai macchinari che lo tengono in vita.

Il tribunale ha respinto invece la richiesta dei genitori e di altri due fratelli del paziente da sette anni in coma, che avevano fatto ricorso a Strasburgo contro la decisione del Consiglio di Stato, la massima istanza amministrativa in Francia, che aveva autorizzato nel 2014 i medici a interrompere l’alimentazione intravenosa del 38enne, rimasto vittima di un incidente stradale nel 2008.

Le decisioni della Corte europea di Strasburgo non possono più essere appellate. Il caso ha visto contrapposte le parti interessate, da un lato i genitori di Lambert e due dei loro figli; dall’altro, il resto dei cinque fratelli e la moglie stessa, Rachel, dell’uomo in coma.

“È uno scandalo, sono triste, ma ci batteremo ancora, ha detto la madre di Lambert dopo la sentenza della corte europea.

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