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La Posta non ha visione a lungo termine, secondo cantoni romandi

Un ufficio postale in zona periferica. Keystone/GAETAN BALLY sda-ats

(Keystone-ATS) Gli uffici postali garantiti dalla Posta lo saranno soltanto fino al 2020, un tempo troppo breve data l’importanza della ristrutturazione della rete. Lo affermano oggi i cantoni romandi, criticando l’assenza di visione strategica a lungo termine del gigante giallo.

“È laborioso, se non addirittura controproducente, limitarsi a riconsiderare ogni tre anni il numero dei punti di servizio postali”, scrive in un comunicato odierno la Conferenza dei capi dei Dipartimenti dell’economia pubblica della Svizzera occidentale (CDEP-SO). A loro avviso, questo processo “ripetitivo” indebolisce un’istituzione nazionale alla quale la popolazione e l’economia sono molto attaccati.

La Posta dovrebbe presentare la visione strategica del suo modello operativo nonché i suoi obiettivi a lungo termine in modo trasparente, invece di intervenire in modo frammentario sulla sua rete, scrive la CDEP-SO. Le nuove aspettative degli utenti (traffico di pagamenti, pacchi generati dall’e-commercio, ecc.) rappresentano un’opportunità da cogliere per rendere la rete perenne e sviluppare nuove prestazioni.

Ormai terminate, le discussioni fra La Posta e i cantoni romandi hanno permesso di garantire la sopravvivenza fino al 2020 di un numero di uffici postali superiore alle previsioni, afferma la CDEP-SO. I consiglieri di Stato deplorano invece che i nuovi punti d’accesso non siano ancora conosciuti e il fatto che il gigante giallo abbia dimostrato la propria ignoranza in merito alle caratteristiche turistiche ed economiche di certe regioni.

La Conferenza invita La Posta a tener conto nella sua pianificazione dei dibattiti avvenuti alle Camere federali in merito all’offerta di prestazioni postali. Il Parlamento ha approvato in particolare due mozioni volte a sollecitare La Posta a rivedere i criteri per la distribuzione degli invii postali nelle regioni isolate.

Il gigante giallo ha annunciato in autunno di aver l’intenzione di chiudere sull’arco dei prossimi quattro anni circa 600 uffici postali. Dopo una serie di incontri con i cantoni, La Posta ha dichiarato di voler garantire l’esistenza fino al 2020 di 765 uffici e di aver intavolato trattative con i comuni per la sorte che sarà riservata ad altri 456. La Posta ha anche annunciato la creazione di 350 nuovi punti d’accesso.

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