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La pressione migratoria sulla Svizzera non cala, avverte la SEM

Il segretario di Stato alla migrazione Mario Gattiker. KEYSTONE/EPA/OLIVIER HOSLET sda-ats

(Keystone-ATS) La pressione migratoria sull’Europa e sulla Svizzera non cala, avverte oggi il segretario di Stato alla migrazione Mario Gattiker.

“L’Italia ha già registrato una crescita del 60% degli arrivi” in confronto ai primi mesi dell’anno scorso”, spiega in un’intervista diffusa da diversi giornali romandi.

“Non si vedono ancora gli effetti in Svizzera (…) ma non è da escludere che una parte di queste persone arriverà nel nostro Paese in Ticino”, precisa Gattiker.

Tuttavia nella Confederazione l’aumento dei richiedenti asilo non raggiungerà il 60%. “L’attrattiva della Svizzera è diminuita con il trattamento in maniera accelerata delle domande d’asilo poco fondate presentate da persone provenienti da Paesi per i quali il tasso di riconoscimento è basso”, rileva il segretario di Stato alla migrazione.

La Confederazione applica in maniera “rigorosa” gli accordi di Dublino, aggiunge. Gattiker nota che, per il momento, “le domande d’asilo sono perfino in calo in confronto al primo trimestre 2016”. In febbraio, la Segreteria di Stato della migrazione (SEM) aveva censito 1507 richieste, ossia il 5% in meno che a gennaio. In confronto allo stesso periodo del 2016, le nuove domande sono diminuite del 44%.

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