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La Svizzera vuole battersi contro fenomeno bambino soldato

(Keystone-ATS) Intervenendo oggi alla conferenza annuale della Divisione sicurezza del DFAE, il consigliere federale Didier Burkhalter ha sollecitato la Svizzera a una maggiore incisività nella lotta contro il fenomeno dei bambini soldato e a favore delle popolazioni civili nei conflitti armati. Ha inoltre lodato l’impegno elvetico nello smantellamento degli arsenali chimici siriani.

“La guerra distrugge le prospettive soprattutto dei più giovani”, ha dichiarato il capo del Dipartimento federale degli affari esteri. “Almeno 250 mila fanciulli vengono impiegati, volenti o nolenti, negli eserciti regolari o gruppi armati”. Il 40% di essi sono ragazze o perfino bambine.

Burkhalter ha auspicato che “la Svizzera sia particolarmente attiva in tutto ciò che concerne la gioventù, che rappresenta il futuro del nostro pianeta”.

Il ministro elvetico e il capo della Divisione Sicurezza umana del DFAE, Claude Wild, hanno anche espresso preoccupazione per la sorte dei tre collaboratori del Comitato Internazionale della Croce Rossa ancora ostaggi in Siria.

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