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Lascia ministro Interno Francia; nuova bufera su Fillon

Il ministro dell'Interno francese Bruno Le Roux Keystone/AP/THIBAULT CAMUS sda-ats

(Keystone-ATS) Non c’è tregua per la Francia, lacerata da scandali politici a ripetizione, a meno di 40 giorni dalle elezioni presidenziali. In tv, nel fiorire incessante di rivelazioni sui vizi della politica, qualcuno si chiede se non sia la fine di un’epoca.

Oggi, mentre nuovi pesanti sospetti investono il candidato della Destra, François Fillon, in casa socialista il ministro dell’Interno Bruno Le Roux si è dimesso dal governo in seguito ad imbarazzanti rivelazioni sull’assunzione delle figlie minorenni come collaboratrici in Parlamento. Prende il suo posto il socialista Matthias Fekl.

Per l’esecutivo di François Hollande si tratta di un fine regno catastrofico. “Una lenta e dolorosa agonia”, commentano in tv. Ma non va meglio al candidato della destra. L’inchiesta sui presunti impieghi fittizi a moglie e figli si è appesantita di nuovi capi d’accusa, tra cui falso e truffa aggravata.

Documenti sequestrati all’Assemblée Nationale lasciano ipotizzare che l’ex uomo forte dei Républicains abbia prodotto dei falsi per giustificare gli stipendi della moglie Penelope. Di più. Secondo il Canard Enchainé, in edicola domani, Fillon avrebbe ricevuto 50.000 dollari come intermediario per organizzare nel 2015 un incontro tra il presidente russo Vladimir Putin, un miliardario libanese e l’amministratore delegato di Total, Patrick Pouyanné.

Quanto a Bruno Le Roux, fedelissimo ministro di Hollande, dopo 24 ore di passione è comparso davanti ai media convocati d’urgenza. Per lui, con lo scoop di ‘Quotidien’ sull’assunzione delle figlie minorenni in parlamento, la situazione era diventata insostenibile. “Non voglio in alcun modo che questo caso possa danneggiare il governo. Le mie responsabilità in materia di lotta al terrorismo, criminalità, gestione dei flussi migratori non permettono di prestare il fianco a nessuno. Per questo ho rimesso le mie dimissioni al presidente della Repubblica”, ha annunciato.

Poco prima, la procura finanziaria di Parigi, la stessa che indaga su Fillon, aveva annunciato l’apertura di un’indagine preliminare contro il fedelissimo di Hollande, ex capogruppo dei socialisti in parlamento. Anche oggi lui ha spiegato che si trattava di “lavori estivi”, utili per il curriculum. Ha ribadito la sua “onestà” e ha detto che era anche un “modo per stare insieme”, vista la sua agenda molto fitta.

Hollande, che reagendo al ‘PenelopeGate’ insistette sulla necessaria “esemplarità” dei politici, ha ricevuto Le Roux alle 14.30. Al termine di un breve colloquio, il presidente ha accettato le dimissioni del suo sottoposto travolto dallo scandalo.

“Quando si è legati all’autorità dello Stato, bisogna essere impeccabili”, ha commentato il premier Bernard Cazeneuve, che aveva convocato il ministro poco prima per ottenere spiegazioni sul lavoro alle figlie. Tra i tanti inviti a lasciare, anche quello del candidato socialista alle presidenziali, Benoit Hamon (“dimettersi sarebbe più prudente”, aveva detto da Bruxelles) e Damien Abad, portavoce dello stesso Fillon.

Una presa di posizione, quest’ultima, che ha suscitato stupore e perplessità sui social netowrk. “Da che pulpito…”, ha commentato qualcuno su Twitter. Ma per lui la situazione è diversa in quanto le figlie di Le Roux erano minorenni, non la famiglia impiegata da Fillon.

Nella Francia degli scandali – con Emmanuel Macron e Marine Le Pen ancora gomito a gomito per la conquista della poltrona più importante il 7 maggio – ci si chiede se non sia il caso di rivedere tutto, magari adottando nuove regole per la vita pubblica e vietando ai deputati di assumere famigliari e parenti in parlamento. Come se non bastasse, su internet qualcuno ha rispolverato un video in cui Le Roux, in piena bufera Penelopegate, bacchettava il suo avversario Fillon. La famiglia in parlamento? “Questo genere di pratiche non dovrebbe essere autorizzato”, disse ai microfono di radio RTL.

Le due figlie avrebbero cominciato a lavorare per il padre quando erano ancora al liceo con contratti a termine durante le vacanze scolastiche, come ha confermato lo stesso Le Roux. In particolare, in due periodi le figlie avrebbero occupato un posto di assistente parlamentare, una mentre frequentava un corso preparatorio per l’università, l’altra mentre faceva uno stage in Belgio. Secondo il ‘Quotidien’, le due ragazze hanno accumulato rispettivamente 14 e 10 contratti, per una somma totale di 55.000 euro.

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