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Lavoro: aumentano gli occupati, fermo tasso disoccupazione ILO

(Keystone-ATS) Aumenta ancora il numero dei lavoratori in Svizzera, mentre rimane fermo il tasso di disoccupazione ILO: stando ai dati pubblicati oggi dall’Ufficio federale di statistica (UST), nel quarto trimestre 2014 sul territorio nazionale erano occupate 5,01 milioni di persone, il 2,2% in più dello stesso periodo dell’anno precedente.

La manodopera svizzera è salita dell’1,4% a 3,51 milioni, mentre più marcata risulta la progressione degli stranieri, che hanno visto un incremento del 4,2% a 1,50 milioni. Fra questi ultimi aumentano i titolari di permessi di dimora B (+8,2% a 402’000), i frontalieri (+4,4% a 291’000) e i possessori di un permesso di domicilio C (+3,5% a 732’00), mentre diminuiscono i titolari di un’autorizzazione di breve durata (-8,9% a 51’000).

Concentrando l’attenzione sui frontalieri, si nota che la crescita è superiore a quella rilevata nel primo (+4,1%), nel secondo (+4,3%) e nel terzo (+4,0%) trimestre. Non sono ancora disponibili dati disaggregati cantonali: saranno pubblicati in un secondo tempo.

Mentre aumenta l’occupazione generale molti non hanno però più un impiego. Nello spazio di un anno i disoccupati ai sensi dell’Ufficio internazionale del lavoro (ILO) sono aumentati di 4000 unità, toccando quota 197’000: il tasso è rimasto fermo al 4,1%, con una punta del 6,2% fra i giovani (in calo rispetto all’8,3% del quarto trimestre 2013). A titolo di confronto la disoccupazione “ufficiale” elvetica – quella calcolata dalla Segreteria di Stato dell’economia (SECO) e resa nota a scadenza mensile – ammontava in novembre al 3,2% (3,3% quella giovanile).

Intanto invece in Europa la disoccupazione scende. Sull’arco di un anno il tasso ILO si è contratto dal 10,7% al 9,9% nell’Ue, mentre nell’Eurozona la flessione è stata dall’11,9% all’11,5%. Anche la quota di disoccupazione giovanile risulta in diminuzione, sebbene continui a essere molto alta: 21,6% nell’Ue e 23,2% nella zona euro, con una punta del 43,6% per l’Italia. Solo Spagna e Grecia vi sono più giovani senza lavoro che nella Penisola.

La disoccupazione totale italiana è al 12,6%, stabilile rispetto a un anno prima. Gli altri paesi prossimi alla Svizzera presentano tassi che variano dal 4,8% della Germania al 10,5% della Francia, passando dal 5,0% dell’Austria.

Tornando alla statistica elvetica, si nota che la disoccupazione tocca assai più gli stranieri (tasso del 7,7%) che gli svizzeri (2,8%). I senza lavoro di lunga durata ai sensi dell’ILO (un anno o più) sono passati da 68’000 a 84’000, con una quota salita dal 35,1 al 42,8%. La durata mediana di disoccupazione si fa sempre più lunga, salendo da 229 a 274 giorni.

Sempre nel quarto trimestre i lavoratori a tempo parziale erano 1,665 milioni (+81’000 rispetto a un anno prima): di questi 313’000 erano sottoccupati, ovvero avrebbero voluto lavorare di più ed erano disponibili a farlo sul breve termine.

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