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Le tappe della roadmap Ue per salvare Schengen

(Keystone-ATS) La Commissione europea punta a tornare alla normalità nel funzionamento dell’area Schengen senza controlli alle frontiere interne entro il prossimo novembre “se le condizioni generali lo permettono”.

Nella bozza vista dall’agenzia italiana ANSA della ‘roadmap’ che il Commissario agli Affari interni, Dimitris Avramopoulos, presenterà domani sono indicati – tra l’altro – i “costi senza Schengen”.

Accanto ad una stima di perdita economica tra 500 e 1.400 miliardi di euro per l’intera Ue in un periodo di 10 anni, sono valutati “tra 5 e 18” i miliardi annui di costi aggiuntivi generati dal ripristino delle frontiere interne.

La ‘roadmap’ prevede 10 date chiave:

– 4 MARZO (e successivamente ogni mese): rapporto della Grecia sui progressi nella messa in atto delle azioni identificate dalla Commissione per il ritorno al pieno rispetto del Codice Schengen.

– entro il 12 MARZO: la Grecia presenta il piano di azione e le richieste specifiche di assistenza per mettere in atto le raccomandazioni del Consiglio.

– entro il 22 MARZO: Frontex lancia la nuova richiesta di contributi degli Stati membri per un ulteriore spiegamento di team di Guardie di frontiera europee a sostegno della Grecia.

– entro il 1 APRILE: gli Stati membri rispondo alla richiesta di Frontex, fornendo risorse umane e materiale tecnico.

– 11-17 APRILE: valutazione del funzionamento delle frontiere aeree, marittime e terrestri in Grecia.

– entro il 12 MAGGIO: rapporto della Grecia sull’attuazione delle raccomandazioni del Consiglio, nello stesso giorno “se restano serie mancanze nel controllo della frontiera esterna, la Commissione presenterà una proposta in base all’art. 26.2 del codice della frontiere Schengen” che permette di prolungare i controlli alle frontiere interne di altri paesi.

– 13 MAGGIO: il Consiglio adotta la proposta della Commissione “per un approccio coerente dell’Unione ai controlli temporanei della frontiere interne”.

– entro GIUGNO 2016: Consiglio e Parlamento raggiungono l’accordo politico sulle Guardie di frontiera e Guardacoste europei e “adottano gli atti legislativi”; nello stesso mese la Commissione presenta la valutazione del possibile ritorno della Grecia al pieno funzionamento di Schengen, compreso il rientro nei cosiddetti ‘trasferimenti di Dublino’ sospeso da anni.

– entro SETTEMBRE 2016: Guardie di frontiera e guardacoste europei operativi

– entro NOVEMBRE 2016: piena operatività delle Guardie di frontiera e guardacoste europei con l’esecuzione del primo test di vulnerabilità e “se la situazione generale lo permette” è l’obiettivo per “mettere fine alle misure eccezionali di salvaguardia” di Schengen col ritorno alla normalità.

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