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Legge caccia ufficialmente bocciata

La modifica della legge sulla caccia è stata bocciata alle urne. KEYSTONE/LAURENT GILLIERON sda-ats

(Keystone-ATS) Dopo un pomeriggio degno di un thriller, la modifica della legge sulla caccia è stata bocciata alle urne, precisamente con il 51,93% di oppositori. La partecipazione si è attestata al 58,65%.

Inizialmente a prevalere, seppur di poco, sembravano i “sì”, ma nel corso dello scrutinio gli esperti hanno notato una tendenza sempre più favorevole agli oppositori.

Sia in Ticino che nei Grigioni il testo è stato accettato, rispettivamente con il 51,45% (partecipazione al 60,25%) e il 67,3% (partecipazione al 61,99%) dei voti. Non è però bastato, con chiari “no” che sono arrivati dai grandi centri urbani, come a Basilea Città (63,90%), Ginevra (63,06%), Berna (60,30%) e Zurigo (58.63%).

La legge attualmente in vigore risale al 1986, quando non erano presenti lupi sul territorio elvetico. Da allora, la popolazione è cresciuta costantemente. Il nuovo testo si pone come obiettivo quello di regolare la coabitazione fra il grande predatore e l’uomo permettendo, in alcuni casi, l’abbattimento.

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