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Leuthard a Berlino: “grandi progressi” in dossier difficili

(Keystone-ATS) BERNA – La Svizzera e la Germania hanno compiuto importanti progressi per quanto riguarda le controversie sulla fiscalità e il rumore degli aerei diretti a Zurigo-Kloten. Lo hanno affermato la presidente della Confederazione Doris Leuthard e la cancelliera tedesca Angela Merkel al termine di colloqui tenutisi oggi a Berlino.
“La discussione si è svolta in un clima tranquillo. Abbiamo fatto grandi progressi nei due dossier che negli ultimi tempi sono stati all’origine di divergenze”, ha dichiarato la Leuthard davanti ai media, aggiungendo che “è valsa la pena di concentrarsi sui fatti”. Al contempo sia la Merkel che la Leuthard hanno spiegato che c’è ancora molto da fare.
Per quanto concerne la vertenza fiscale, un punto “caldo” è soprattutto il denaro che clienti tedeschi hanno depositato su conti bancari svizzeri senza dichiararli al fisco. A fine marzo i due paesi si erano accordati su una nuova convenzione di doppia imposizione (CDI) che garantisce alla Germania un’assistenza amministrativa facilitata. Ciò vale per tutti i nuovi casi, mentre per i fondi che già si trovano in Svizzera bisogna ancora trovare una soluzione. Il governo tedesco ha sottolineato a più riprese di non voler accordare un’amnistia agli evasori fiscali.
Un gruppo di lavoro congiunto dovrà presentare soluzioni entro l’autunno. Questo discuterà anche il problema dell’acquisto di dati bancari rubati. Il Consiglio federale si riserva la possibilità di fare causa ai governi dei Land tedeschi che hanno comprato CD contenenti i nomi di presunti evasori. Un’azione legale “non è completamente esclusa”, ha affermato la Leuthard durante un incontro con i media all’ambasciata svizzera di Berlino.
Il gruppo di lavoro congiunto si occuperà anche di fondi della DDR depositati in Svizzera. Le banche sono state invitate a fornire una panoramica di eventuali capitali. La Leuthard non ha voluto dare precisazioni sull’ammontare dei patrimoni in questione, limitandosi a dire che “le cifre si situano a un livello piuttosto basso e sono state totalmente sovrastimate”.
Nonostante progressi, pure nel dossier riguardante il rumore degli aerei vi sono ancora molti punti irrisolti. La presidente della Confederazione ha indicato che questo “resterà anche in futuro un argomento difficile”.
La Germania riconosce però come base adeguata per i negoziati i risultati di uno studio presentato in autunno. L’analisi congiunta condotta dai due paesi era giunta alla conclusione che i limiti di inquinamento acustico causato dagli aerei diretti a Kloten non vengono superati nel sud della Germania, né in base al diritto tedesco né secondo quello svizzero.
Parallelamente all’incontro tra la Leuthard e la Merkel, esperti svizzeri e tedeschi si sono ritrovati oggi a Zurigo per discutere della problematica, che pesa da anni sulle relazioni bilaterali. Stando alla cancelliera, la Svizzera ha presentato una proposta; l’Ufficio federale dell’aviazione civile non ha fornito dettagli sui contenuti.

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