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Leuthard a Roma incontra premier e ministro trasporti

Stretta di mano amichevole tra Doris Leuthard e Paolo Gentiloni sda-ats

(Keystone-ATS) La presidente della Confederazione Doris Leuthard ha incontrato oggi a Roma il premier italiano Paolo Gentiloni e il ministro dei trasporti Graziano Delrio.

Con quest’ultimo ha affrontato questioni bilaterali, di politica europea e internazionale, tra le quali i flussi migratori verso l’Europa.

Leuthard e il presidente del Consiglio di ministri italiano hanno ricordato i proficui rapporti tra Berna e Roma, nonché la disponibilità dei due Paesi ad affrontare in modo costruttivo le questioni ancora pendenti, precisa in serata un comunicato del Dipartimento federale dell’ambiente, dei trasporti, dell’energia e delle comunicazioni (DATEC), di cui la ministra argoviese è responsabile.

Affrontando il tema delle relazioni finanziarie tra Svizzera e Italia, Leuthard ha nuovamente perorato questo pomeriggio la ricerca di una soluzione soddisfacente per entrambi i Paesi sul libero accesso al mercato italiano da parte degli istituti finanziari elvetici. Si è parlato anche di cooperazione transfrontaliera, nonché della politica di Berna nei confronti dell’Unione Europea e della politica europea della vicina penisola.

Stamani, alla radio tv romanda RTS, Gentiloni aveva affermato che l’UE dovrebbe mostrare maggiore “flessibilità” nei negoziati con la Svizzera. Il premier, pur ritenendo necessario un accordo istituzionale tra Berna e Bruxelles – che dovrebbe assicurare la ripresa automatica del diritto europeo da parte della Svizzera nei settori di comune interesse – domanda che la conclusione di quest’ultimo non blocchi le discussioni su altri dossier di comune interesse. La posizione di Roma non si spiega soltanto col fatto che l’Italia e la Svizzera sono Paesi confinanti ed amici, ma anche con ragioni economiche, ha spiegato.

I due hanno discusso anche della situazione in Libia e dei flussi migratori verso l’Europa. Hanno ribadito la necessità di perseguire a livello europeo una politica in materia di rifugiati incentrata sulla solidarietà, basata su un meccanismo di ripartizione tra gli Stati permanente e vincolante.

In seguito è stata affrontata la situazione delle infrastrutture e dei trasporti dopo quasi un anno che la nuova galleria ferroviaria di base del San Gottardo è stata inaugurata. A questo proposito, oltre che con Gentiloni, la ministra dei trasporti elvetica si è intrattenuta anche con l’omologo Graziano Delrio. I colloqui si sono focalizzati sull’avanzamento dei lavori di costruzione del collegamento ferroviario tra Lombardia e Ticino.

“I lavori proseguono, vogliamo essere puntuali come gli svizzeri e arrivare al 2022 con tutta la linea di parte italiana aperta. Abbiamo appena consegnato il quarto lotto del terzo valico, da 1,6 miliardi”, ha dichiarato Delrio. “Il lavoro – ha aggiunto – sta procedendo in maniera seria” sia per quanto riguarda l’ambito ferroviario sia per quello della navigazione. Il progetto “principale”, ha sottolineato, è rappresentato dal Corridoio Reno-Alpi, con “il porto di Genova, il terzo valico, il monte Ceneri e il Gottardo”.

Soddisfazione è stata espressa anche dalla Leuthard: “Tutto va secondo i piani. L’Italia è fedele ai programmi e la collaborazione è perfetta. Si tratta di risultati, non solo di rapporti. I nostri esperti stanno lavorando insieme e il Corridoio – ha rilevato – è strategico”.

Per la Svizzera, agli incontri hanno partecipato anche Mario Gattiker, segretario di Stato della migrazione in seno al Dipartimento federale di giustizia e polizia (DFGP) e Jörg Gasser, segretario di Stato per le questioni finanziarie internazionali in seno al Dipartimento federale delle finanze (DFF).

Domani pomeriggio Doris Leuthard assisterà al giuramento della Guardia svizzera pontificia in Vaticano. In mattinata è inoltre previsto un incontro con papa Francesco e con l’arcivescovo Paul Gallagher, segretario per i rapporti con gli Stati presso la Santa Sede. I colloqui verteranno sulle sfide che l’Europa deve affrontare in relazione ai flussi migratori e al populismo, all’ambiente, alla ricerca di una soluzione pacifica in Medio Oriente e alla prevenzione dell’estremismo violento.

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