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Libia: Misurata assicura “appoggio totale” a Sarraj

(Keystone-ATS) Il premier designato libico Fayez al Sarraj ha ricevuto un avallo da parte della potente municipalità di Misurata, ma scontri armati a Tripoli ricordano che non sarà facile insediarsi nella capitale, dove è sembrata scoppiare una guerra tra pro e contro al Sarraj.

Schierata chiaramente da almeno quasi un anno per il dialogo politico che ha portato alla formazione del governo di unità nazionale di Sarraj, la municipalità di Misurata ha dichiarato, in una nota, il proprio “appoggio totale” all’esecutivo auto-legittimatosi una settimana fa in un hotel di Tunisi ma che vorrebbe insediarsi a Tripoli, nonostante il parlamento libico riconosciuto internazionalmente a Tobruk gli neghi la fiducia e l’esecutivo filo-islamico nella capitale minacci più o meno velatamente di arrestare i suoi ministri al loro primo apparire.

L’avallo appare rilevante in quanto le circa 280 milizie di Misurata, terza maggiore città della Libia dopo Tripoli e Bengasi, hanno giocato un ruolo fondamentale nella rivoluzione libica e nella permanenza al potere del governo di Tripoli. Pur non omogenei, i suoi circa 40’000 uomini rendono Misurata la città libica militarmente più potente del paese.

La dichiarazione è venuta dopo che venerdì un gruppo, presentatosi come “i comandanti fondatori” di un nota milizia estremista di Tripoli, la “Lror” (“Camera operativa dei rivoluzionari libici), avevano promesso “una lunga guerra” contro chiunque cercherà di far entrare nella capitale il governo Sarraj, già sostenuto invece dalla comunità internazionale.

E la “guerra” fra milizie pro e contro il governo di unità nazionale era sembrata scoppiare all’alba quando sono stati segnalati scontri armati a Tripoli. Secondo il sito Libya Observer, le sparatorie sono avvenute quando la “Furqa Al-Sadisa” (la “Sesta divisione”) ha fatto irruzione nell’accampamento di una brigata (il “Campo 77”) al fine di arrestare un ricercato per omicidio. Il fatto che la “Sesta divisione” sia legata alla “Rada”, una potente milizia che controlla l’aeroporto Mitiga e che sarebbe filo-Sarraj, ha fatto temere il peggio: secondo il sito Al Wasat negli scontri sono stato coinvolti miliziani basati nella zona di Abu Slim facenti capo a alla brigata “Samoud”, la milizia creata nel giugno scorso da un ‘falco’ di Misurata, Salah Badi, contrario al governo di unità nazionale.

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