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Libia: ONU estende mandato Unsmil per 6 mesi e sanzioni

(Keystone-ATS) Il Consiglio di Sicurezza dell’Onu ha approvato all’unanimità due risoluzioni sulla Libia: la prima proroga il mandato della missione Unsmil sino al 15 settembre 2015 e sostiene il piano del rappresentante speciale Bernardino Leon.

Si confermano inoltre le sanzioni alla Libia, ossia embargo delle armi, congelamento di asset finanziari e divieto di viaggio. Il secondo documento approvato è invece incentrato sulla condanna degli atti terroristici commessi dall’Isis e dai gruppi affiliati.

La prima risoluzione adottata dai Quindici, più tecnica, afferma che la priorità immediata di Unsmil sarà il sostegno al processo politico in Libia e alla situazione della sicurezza. Nel testo si chiede il cessate il fuoco immediato e incondizionato nel Paese, si condanna l’uso della violenza contro i civili e si sottolinea che non ci può essere una soluzione militare alla crisi in corso.

I membri del Consiglio di Sicurezza esortano tutte le parti ad impegnarsi in modo costruttivo con Unsmil e con l’inviato speciale Onu per la formazione di un governo di unità nazionale e per l’accordo sulle misure di sicurezza provvisorie necessarie per stabilizzare la situazione in Libia.

Si afferma inoltre la disponibilità del Consiglio a rivedere l’adeguatezza delle misure contenute nella risoluzione, compreso il rafforzamento, la modifica, la sospensione o la revoca di tali misure, e la disponibilità a rivedere il mandato di Unsmil alla luce del sviluppi in Libia, e in particolare dei risultati del dialogo facilitato dalle Nazioni Unite.

Il secondo documento è rivolto invece ad intensificare la lotta contro gli estremisti islamici nel Paese nordafricano, pur senza la revoca dell’embargo sulle armi come richiesto dal governo di Tobruk. Nel testo, oltre alla condanna per gli atti terroristici perpetrati dall’Isis, si esprime grave preoccupazione sul rischio rappresentato dalla presenza dei ‘foreign fighter’ e per l’uso delle nuove tecnologie di comunicazione da parte dei terroristi.

I Quindici affermano infine il loro sostegno al governo libico per combattere l’Isis e i gruppi affiliati e incoraggiano gli Stati membri a trasmettere informative che identifichino persone ed altre entità che a vario titolo sostengono gli estremisti.

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