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Linee-guida governo Usa a tavola, salvata la carne rossa

(Keystone-ATS) Via gli zuccheri, devono scendere ad un massimo del 10% delle calorie giornaliere, occhio al sale, ai grassi saturi nei condimenti come il burro e basta con i cibi troppo raffinati. Il governo americano ha reso note oggi le nuove linee-guida per l’alimentazione.

Ok invece al caffè e soprattutto: ‘avanti’ con frutta, verdure, cereali integrali, noci varie, pesce carni e latticini magri, e oli vegetali in abbondanza.

Colpo di scena con la riabilitazione delle uova e nessun bando diretto alle carni rosse. Le linee-guida scardinano vecchie credenze, introducono nuovi concetti nutrizionali, e sono state adottate dopo più di un anno di polemiche tra esperti scientifici e lobbisti di diverse industrie.

Pesantemente influenti nella vita quotidiana Usa, le raccomandazioni – che guidano la composizione dei pranzi scolastici, delle mense pubbliche e dei buoni alimentari per i poveri negli Stati Uniti – individuano come nemici giurati numero uno gli zuccheri, responsabili secondo gli ultimi studi di disturbi cardiovascolari, diabete e persino tumori.

A ruota, tra gli alimenti più nocivi – ha spiegato lo stesso ministro della Sanità Sylvia Burwell – seguono “il sodio e i grassi saturi”. “Vogliamo rendere le cose semplici per i consumatori, indurli a piccoli cambiamenti”, ha aggiunto il ministro, sottolineando: “Oggi circa la metà degli americani, ossia 117 milioni di persone, soffre di una o più malattie legate a cattiva alimentazione o a inattività fisica”.

Emanate ogni 5 anni sulla base delle nuove scoperte scientifiche, le linee-guida per la prima volta non limitano l’assunzione di colesterolo direttamente dai cibi a 300 mg al giorno come in precedenza, in quanto non è provato che aumenti i grassi nocivi nel sangue. Ecco allora il ritorno delle uova. Nessuna menzione diretta neppure alle carni rosse, anche se i consigli pubblicati spingono ad un’assunzione di proteine soprattutto da legumi, latticini e carni magre, pesci.

Guerra però ai grassi saturi: in tavola- sottolineano gli esperti – ne vanno usati pochi e, come per gli zuccheri, non devono rappresentare più del 10% delle calorie giornaliere.

Messe a punto da una commissione ad hoc, sotto le direttive del Congresso e con il coordinamento dei ministeri della Sanità e dell’Agricoltura, le direttive alimentari per la prima volta ‘accettano’ anche 3-5 tazzine di caffè al giorno quali parte di una dieta sana.

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