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Louvre in guerra contro l’invasione dei topi

(Keystone-ATS) Il Louvre, i giardini del celebre museo parigino, ma anche i Lungosenna, sono in preda ai roditori. Un vero ‘flagello’, avverte unanime la stampa francese, che rischia di disgustare le migliaia di turisti e nuocere all’immagine della città. Ed è già allarme tra i responsabili del Louvre e dei servizi d’igiene, che moltiplicano gli interventi di derattizzazione.

In pieno giorno, a decine, i ratti gironzolano indisturbati tra i bambini che giocano e chi prende il sole o pranza all’aperto con gli amici, nel parco delle Tuileries, che rientra nelle competenze del Louvre – il museo più visitato al mondo (l’anno scorso ha registrato 9,2 milioni di entrate) – o sulle vicine banchine della Senna, due luoghi storici e centralissimi, particolarmente frequentati durante l’estate.

“È così sporco per terra, ci sono rifiuti e resti di cibo ovunque”, osserva qualcuno. E ancora: “Fa caldo, ci sono i lavori nel museo, e i ratti escono per cercare cibo”. C’è anche chi non ci fa caso “fino a quando non si avvicinano”, mentre altri ne sono “disgustati”. Numerose le lamentele tra i clienti di bar e ristoranti vicini. I più piccoli invece, forse sedotti dal celebre film di Walt Disney, ‘Ratatouille’, il topolino gourmet, li trovano “carini” e si avvicinano per nutrirli.

“I ratti sono ovunque e ci sono tutto l’anno ma è vero che i picnic d’estate attirano maggiormente i roditori – fanno sapere al Museo del Louvre – Il calore e la vicinanza della Senna possono spiegare quest’invasione dei giardini del Louvre, ma il moltiplicarsi dei lavori nei sotterranei parigini potrebbe essere una delle cause principali della proliferazione. Altro fattore, appunto, i resti di cibo abbandonati nel parco”.

La portavoce del museo, Elise Guillou, precisa che “ogni due mesi nei giardini esterni viene effettuata una derattizzazione, e nel periodo estivo si fa ogni mese”.

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