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LU: bene partiti borghesi, male la sinistra

(Keystone-ATS) Alle elezioni per il rinnovo del Consiglio di Stato lucernese, i candidati uscenti borghesi sono stati rieletti già al primo turno. Buono anche il risultato degli altri due candidati della destra, mentre i tre esponenti della sinistra finiscono nel fondo classifica.

In Gran Consiglio avanzano PLR e UDC mentre i socialisti mantengono le posizioni e il PPD perde un seggio. La partecipazione è stata del 37,6%.

Per il governo la persona più votata, l’esponente PPD Guido Graf, ha ottenuto il 62,5% dei consensi (pari a 61’451 voti). Seguono a poca distanza Robert Küng del PLR (con il 60,5% dei suffragi) e l’altro democristiano Reto Wyss (con il 59,5%).

Al quarto posto, e primo candidato a non aver superato la soglia della maggioranza assoluta fissata a 49’173 voti, si è piazzato il consigliere uscente senza partito di area borghese Marcel Schwerzmann, che ha ottenuto il 44,3% dei consensi (43’562 schede). A pochissima distanza arriva il granconsigliere e sindaco di Kriens Paul Winiker (UDC), con il 43,6% dei suffragi.

Se questi risultati dovessero confermarsi anche al secondo turno, i democentristi tornerebbero nell’esecutivo lucernese, dopo essere stati estromessi otto anni fa proprio da Schwerzmann. La sinistra verrebbe invece estromessa dal Consiglio di Stato.

La candidata del PS – l’insegnante e deputata in Gran Consiglio Felecitas Zopfi – è infatti arrivata in sesta posizione, con il 34,8% dei consensi. Ancora più distaccatati il granconsigliere dei Verdi Michael Töngi e la studentessa 21enne Irina Studhalter dei Giovani Verdi, con rispettivamente il 20,6% e il 12,0% dei voti.

Nel Consiglio di Stato lucernese siedono dal 2007 due rappresentanti del PPD, un PLR, una del PS (Yvonne Schärli, che non si è ricandidata) e il senza partito Schwerzmann. Il secondo turno è previsto il 10 maggio.

Gran Consiglio: avanza la destra

Per quel che concerne il rinnovo del Gran Consiglio, a cantar vittoria sono i liberali-radicali e i democentristi. I socialisti rimangono stabili, mentre perdono terreno PPD, Verdi e Verdi liberali.

Il primo partito rimane comunque il PPD, che avrà 38 deputati, uno in meno rispetto alla legislatura uscente. Al secondo posto si conferma l’UDC, che guadagna due seggi a 29.

Aumenta la propria deputazione di sue seggi anche il PLR (a 25). Più distaccati i socialisti, che “recuperano” il seggio finora occupato dalla Gioventù socialista. Questa perde l’unica poltrona che aveva finora. Il PS avrà così 16 mandati (+1).

I partiti ecologisti sono invece in perdita di velocità: i Verdi scendono a 7 seggi (-2), e i Verdi liberali a 5 parlamentari (-1).

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