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LU: capi polizia cantonale in tribunale da oggi per suicidio donna

Il comandante della polizia lucernese Adi Achermann all'uscita dal tribunale Keystone/URS FLUEELER sda-ats

(Keystone-ATS) I capi della polizia cantonale e giudiziaria lucernesi sono comparsi oggi al Tribunale distrettuale di Kriens per rispondere di omicidio colposo in seguito a un’operazione conclusasi con il suicidio di una pensionata instabile psichicamente. La sentenza sarà domani.

Per i due responsabili di polizia – il comandante della cantonale Adi Achermann e il capo della giudiziaria Daniel Bussmann – il procuratore straordinario argoviese Christoph Rüedi ha chiesto una pena pecuniaria con la condizionale, di 240 aliquote giornaliere, e una multa di 1000 franchi a testa.

L’accusa ha rimproverato loro di aver dato l’ordine di entrare di forza nella casa dove era barricata la donna senza aver studiato altre soluzioni. I due imputati hanno respinto ogni addebito, sottolineando che la donna era ritenuta pericolosa, anche per antecedenti nel canton Argovia.

I fatti risalgono all’8 e 9 marzo 2016. Una 65enne di nazionalità svizzera si era barricata nell’appartamento del figlio a Malters, una decina di chilometri a ovest di Lucerna, per impedire che la polizia sequestrasse la piantagione indoor di cannabis del figlio. La donna aveva minacciato gli agenti con una pistola e aveva anche sparato dei colpi in aria.

La polizia era allora intervenuta in forze ed aveva fatto sgomberare gli altri appartamenti dell’abitazione plurifamigliare. Specialisti avevano trattato con la donna, anche di notte, durante 17 ore. Poi, la mattina del secondo giorno, polizia a procura hanno deciso di mandare all’assalto l’unità speciale delle polizie della Svizzera centrale “Luchs” (Lince), che infine aveva trovato il cadavere della pensionata, suicidatasi nella stanza da bagno con una pistolettata alla testa. La donna costituiva un grosso pericolo per il vicinato e gli agenti, aveva detto Adi Achermann dopo l’intervento.

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