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Lupo: Governo grigionese per abbattimenti più facili

(Keystone-ATS) Il Governo grigionese vuole che la protezione del lupo sia allentata. Lo dice a chiare lettere nella sua risposta alla procedura di consultazione federale sulla gestione del grande predatore. Il progetto di Strategia Lupo pare comunque vacillare dopo che, con il placet del Consiglio federale, la Camera dei Cantoni ha adottato una mozione del “senatore” Stefan Engler (PPD/GR).

Per l’esecutivo retico, la strada da seguire è proprio quella tracciata dall’atto parlamentare di Engler. Questi rileva che nelle Alpi e nelle Prealpi svizzere stanno ora cominciando a formarsi branchi di lupi. A suo avviso ne consegue che gli approcci finora adottati, orientati principalmente alla protezione della specie e alla prevenzione dei danni causati da singoli predatori, “non sono più del tutto adeguati per risolvere conflitti futuri e regolare popolazioni di lupi”.

Secondo Engler, gli abbattimenti di lupi devono essere possibili in regioni dove “in futuro si aggireranno branchi (…) che, nonostante un ragionevole livello di protezione delle greggi, arrecheranno danni ad animali da reddito e metteranno a rischio la buona distribuzione della fauna selvatica, la sicurezza pubblica o ancora l’attività turistica”.

Il consigliere agli Stati ha nel suo mirino anche “quegli esemplari che osano avvicinarsi a greggi o pascoli di per sé sufficientemente protetti oppure che iniziano a perdere il loro tipico atteggiamento schivo nei confronti dell’uomo”.

Lo scorso 15 maggio, il Consiglio federale ha accolto la mozione raccomandandone l’adozione al parlamento. Il Consiglio degli Stati lo ha fatto tacitamente il 19 giugno.

La Legge federale sulla caccia LCP autorizza attualmente i Cantoni, previo consenso dell’Ufficio federale dell’ambiente (UFAM), a sparare su animali protetti “se necessario per la protezione del biotopo o per la conservazione della diversità delle specie”. Secondo i criteri fissati dalla Confederazione nella sua Strategia Lupo, l’animale può essere abbattuto se ha ucciso entro un'”area adeguata”, per esempio una vallata, “almeno 35 animali da reddito nell’arco di quattro mesi consecutivi o almeno 25 animali da reddito nell’arco di un mese”.

Questi criteri sono immutati nella nuova Strategia, invisa al Governo retico, posta in consultazione dal Consiglio federale il 3 giugno su mandato delle Camere.

La procedura di consultazione, che oltre al lupo contempla anche la lince, si è ufficialmente conclusa il 5 settembre. In buona sostanza non soddisfa nessuno, né le associazioni che difendono gli interessi della popolazione di montagna, né le associazioni ambientaliste e neppure i partiti.

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