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Lupo più facile da abbattere se minaccia greggi, commissione

(Keystone-ATS) In futuro dovrebbe essere più facile abbattere lupi in Svizzera per regolare la densità della popolazione dei predatori prima che causino danni alle greggi. Dopo il sì del Consiglio degli Stati risalente alla sessione di giugno, la commissione dell’ambiente, della pianificazione del territorio e dell’energia del Nazionale (CAPTE-N) ha adottato oggi per 21 voti e 2 astensioni una mozione in tal senso inoltrata dal “senatore” Stefan Engler (PPD/GR) con cui incarica il governo di presentare un progetto in tal senso. Una consultazione simile è in corso all’interno dell’Ufficio federale dell’ambiente (UFAM).

Per la maggioranza, la modifica della legge sulla caccia rappresenta un compromesso “accettabile”. La CAPTE-N non vuole la scomparsa del lupo, ma una regolazione del numero di esemplari, specie quando le misure di protezione delle greggi non tengono lontano questo predatore e quando quest’ultimo si dimostra sempre più “spavaldo” in presenza dell’uomo.

Engler aveva perorato nel plenum la bontà della propria mozione, sostenendo che nelle Alpi e nelle Prealpi svizzere stanno cominciando a formarsi branchi di lupi. A suo avviso, non si può più parlare di una specie in via di estinzione; per quanto simile evoluzione venga seguita con interesse e simpatia da una maggioranza della popolazione, una minoranza è estremamente preoccupata, specie gli allevatori.

Per il consigliere agli stati grigionese, la nuova politica deve quindi avere quale obiettivo di limitare l’impatto di questi canidi sugli animali da reddito e la fauna selvaggia, ma anche di far meglio accettare il lupo alle popolazioni locali.

Durante il dibattito agli Stati, la consigliera federale Doris Leuthard si era detta disposta ad adattare le basi legali in modo da permettere una coabitazione duratura tra l’uomo, gli animali da reddito e il lupo. Per questo motivo, la ministra dell’ambiente aveva dichiarato di ritenere opportuno completare la legge sulla caccia. Tale adeguamento, aveva spiegato, sarebbe pure conforme alla Convenzione di Berna relativa alla conservazione della vita selvaggia.

Lo scorso settembre, il governo grigionese ha chiesto un allentamento delle protezione del lupo nell’ambito della sua risposta alla procedura di consultazione federale sulla gestione del grande predatore. Per l’esecutivo retico, la strada da seguire è proprio quella tracciata dall’atto parlamentare di Engler. I Grigioni non sono l’unico cantone preoccupato dalla presenza di questo predatore: anche in Vallese si sono formate forti resistenze.

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