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Lupo va inserito tra le specie cacciabili, commissione

(Keystone-ATS) Si prospettano tempi duri per i lupi “svizzeri”. La Commissione dell’ambiente del Consiglio degli Stati intende infatti inserire questo canide tra le specie cacciabili tutto l’anno e dare ai Cantoni maggior potere decisionale in quest’ambito.

La Commissione ha dato seguito – con 6 voti a 4 e 2 astensioni – ad una mozione del “senatore” René Imoberdorf (PPD/VS) sul tema.

Stando a un comunicato odierno dei servizi parlamentari, la Commissione intende prendere sul serio le preoccupazioni dei Cantoni di montagna, specie per quanto riguarda gli attacchi alle greggi da parte di questo predatore.

La maggioranza crede infatti che l’attuale modello di prevenzione dei danni (protezione del bestiame) e di abbattimento di singoli esemplari problematici non sia sufficiente, specie in presenza di popolazioni regionali elevate di lupi.

L’incremento del numero di lupi, sottolinea la nota, deve essere frenato intervenendo in modo efficace sulla loro popolazione come dimostrano le esperienze fatte in diversi Paesi d’Europa.

L’atto inoltrato dal “senatore” vallesano, come riconosce la stessa commissione, va oltre una mozione approvata l’anno scorso dalle Camere federali che prevede la regolazione delle popolazioni di lupi nel quadro della Convenzione di Berna, secondo la quale questa specie è “assolutamente protetta”.

La minoranza della Commissione si è opposta alla mozione Imoberdorf ricordando proprio la soluzione equilibrata trovata dal Parlamento, mediante la quale si tenta “di conciliare le aspettative della popolazione di montagna con le esigenze legate alla protezione del lupo”.

Nel marzo scorso, il Parlamento aveva accolto la mozione di Stefan Engler (PPD/GR) volta ad allentare le attuali prescrizioni in materia di protezione del lupo. La susseguente revisione dell’ordinanza sulla caccia inviata in consultazione è stata criticata da ecologisti e associazioni di protezione degli animali; queste ultime hanno parlato di reazione esagerata che avrebbe messo a rischi la specie. La maggior parte dei cantoni, Berna escluso, non ha invece sollevato particolari obiezioni.

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