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Mali: Gao liberata, arrivano truppe africane

(Keystone-ATS) Gao è stata liberata. Le truppe francesi e maliane hanno prima preso il controllo dell’aeroporto della strategica città del Mali, poi dopo fitti scontri con gli islamici sono entrati in città. Per la Francia, con Francois Hollande che ha incassato il sostegno di Barack Obama, un nuovo passo avanti ma il sollievo giunge soprattutto dal contingente africano che sta cominciando ad arrivare in zona per dare, in prospettiva, il cambio ai francesi.

Il capoluogo del nord-est è tornato sotto controllo, e Sadou Diallo, sindaco di Gao fuggito a Bamako, “ha potuto fare rientro nella sua città”, ha fatto sapere il ministero della Difesa a Parigi. Jean-Yves Le Drian, ministro della Difesa, aveva annunciato nel primo pomeriggio che “la zona dell’aeroporto e del ponte di Gao” era tornata sotto controllo, ma che “restava viva la tensione” nella città, dove “elementi terroristi” conducevano “sporadiche azioni di disturbo”.

Lo schema sul terreno ha ricalcato quello delle conquiste dei giorni scorsi, Konna e Diabali: le posizioni islamiche a Gao, a cui si accede da un ponte sul Niger, bombardate a tappeto dall’aviazione francese con i Rafale, le truppe di terra pronte dopo poche ore ad entrare in azione, francesi e maliani insieme. Adesso, spetterà, come dice la Difesa a Parigi, agli eserciti “africani e maliani” il compito di “mettere in sicurezza la regione di Gao e i suoi abitanti”. Jean-Marc Ayrault, il primo ministro attualmente in visita in Cile, ha annunciato alla comunità francese che i soldati sono “a Gao e presto vicino a Timbuctu”.

6000 militari in arrivo da Africa ovest, 2000 da Ciad

Sale a quasi 6.000 il numero di militari che i Paesi dell’Africa occidentale si apprestano a mettere a disposizione per rafforzare il contingente internazionale (Misma) in Mali – al fianco di francesi e maliani – per far fronte alle milizie jihadiste. Questo, almeno, secondo quanto assicurato oggi dal capo di stato maggiore della Costa d’Avorio, generale Soumaila Bakayoko.

Il numero totale dei rinforzi africani previsti passa così, dai 6000 totali annunciati in precedenza, a 8000, contando anche i 2000 promessi separatamente dal Ciad: paese, quest’ultimo, che proprio oggi ha formalizzato la nascita d’un nuovo governo affidato dal presidente Idriss Deby al nuovo premier Djimrangar Dadnadji, indicato dopo le dimissioni – lunedì scorso – di Emmanuel Nadingar.

Ieri Obama ha telefonato a Hollande, affermando che gli Stati Uniti appoggiano la leadership della Francia, ma a Parigi si continua a discutere del sostegno “pigro” degli americani, che hanno inviato mezzi di ricognizione e, soprattutto, il suo Drone Global Hawk, che i francesi considerano però preziosissimo per la missione.

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