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Manifestazioni contro Gheddafi a Losanna e Ginevra

(Keystone-ATS) Due manifestazioni si sono tenute oggi a Losanna e a Ginevra in segno di solidarietà con il popolo libico vittima delle violenze di Muammar Gheddafi. Nella capitale vodese hanno sfilato 150 persone, nella città all’estremità del Lemano erano invece in 350.

A Losanna i partecipanti hanno denunciato “la sanguinosa repressione” esercitata dal regime. “Gheddafi assassino, il popolo libico avrà la tua pelle”, hanno scandito i manifestanti. “Stop alla furia barbara del colonnello” si poteva leggere sugli striscioni.

La manifestazione, che è stata organizzata dal Collettivo di solidarietà con le lotte dei popoli del Magreb e del Medio Oriente, composto essenzialmente da militanti degli ambienti di sinistra e alternativi, si è svolta in modo pacifico, ha constato un giornalista dell’ATS sul posto.

A Ginevra i dimostranti gridavano “Gheddafi vattene”, “assassino”, “potere al popolo libico” e “Gheddafi sei finito”. In testa al corteo i manifestanti portavano una bara che era seguita dalle bandiere tunisine, algerine, palestinesi, irachene e dal vecchio vessillo libico, quello scelto dagli oppositori al regime.

Il presidente dei Verdi Ueli Leuenberger ha detto alla folla che chi ha sostenuto e chi sostiene ancora il regime di Gheddafi deve vergognarsi. L’ecologista ha poi invitato al boicottaggio delle 330 stazioni di servizio Tamoil in Svizzera.

Domani partirà da Ginevra per Bengasi una delegazione di circa sei persone, ha annunciato Omar Waheishi, un militante rifugiato politico in Svizzera, che farà parte della missione. L’obiettivo è rifornire la regione in medicinali e capire cosa sta realmente succedendo.

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