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Marea nera: arriva dirigibile marina, spezzata corrente del Golfo

(Keystone-ATS) WASHINGTON – Un dirigibile coordinerà gli interventi nel golfo del Messico per far fronte alle perdite della piattaforma petrolifera della BP. Intanto, secondo scienziati italiani, la marea nera ha interrotto una importante componente della Corrente del Golfo.
Il dirigibile della marina americana denominato MZ-3A avrebbe dovuto fare il suo ingresso nel Golfo del Messico nell’arco della giornata odierna, ma le cattive condizioni atmosferiche hanno costretto a rallentarne le operazioni. Il dirigibile non arriverà prima di venerdì prossimo, ha reso noto Stephanie Herbet, portavoce del Deepwater Horizon Joint Information Center.
La funzione del grande dirigibile della marina americana sarà quella di stabilire dall’alto le operazioni di pulizia attorno alla piattaforma Deepwater Horizon, coordinando gli interventi delle 550 navi raccogli-petrolio (skimmer) impegnate e segnalando eventuali presenze di petrolio sulle coste. Lungo 54 metri e di color argento, il dirigibile può portare fino a dieci membri di equipaggio. Rispetto ad un qualsiasi elicottero di osservazione, può restare in volo molto più a lungo, a costi inferiori e su un’area più grande.
Intanto uno studio italiano ha rilevato che la marea nera del Golfo del Messico ha “spezzato” la Loop current, una delle principali componenti della Corrente del Golfo e uno dei motori che contribuisce a riscaldarla. Secondo la ricerca è impossibile prevedere come si evolverà la situazione, ma se questo processo proseguirà, potrebbero esserci serie conseguenze per la corrente calda che percorre l’Atlantico fino al Nord Europa.
La ricerca dell’Istituto italiano di Scienze atmosferiche e del Clima (ISAC) stata condotta dal fisico teorico Gianluigi Zangari, che, in collaborazione con l’Università del Colorado, ha analizzato con un sistema di calcolo da lui brevettato i dati dei satelliti americani ed europei per l’osservazione della Terra.
Nei giorni scorsi nel Golfo del Messico la marea nera aveva cominciato a formare un vortice che adesso ha raggiunto dimensioni notevoli e che si è completamente separato dal resto della corrente. “Si è rotto un equilibrio nato in milioni di anni”, ha osservato Zangari, e “se non si ricostituirà la Corrente del Golfo, potrebbe subire conseguenze irreparabili”.

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