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Marocco: arrestato complice di un kamikaze di Parigi

(Keystone-ATS) Un altro “uomo di Molenbeek”, il quartiere ad alta popolazione immigrata di Bruxelles, un terrorista belga-marocchino legato al gruppo che ha colpito Parigi il 13 novembre scorso è stato arrestato in Marocco.

Un uomo che si è addestrato ed ha viaggiato con il kamikaze che si è fatto saltare nel covo di Saint-Denis, e che era “molto legato” ad Abdelhamid Abaaoud, la “mente” degli attentati antifrancesi.

Gelel (o Jallil) Attar, uomo che gli inquirenti collegano “direttamente ad alcuni autori” degli attacchi, è stato arrestato venerdì scorso nella località di al-Mohammadiya, vicino a Casablanca, secondo quanto annunciato dal ministero dell’Interno marocchino.

Gli inquirenti che si sono immediatamente lanciati sulla nuova pista non hanno alcuna prova che Attar abbia partecipato direttamente agli attentati. Al contrario, sono certi del suo forte legame con Abaaoud, e del fatto che Attar sia stato segnalato in Siria al fianco di Chakib Akrouh, un altro belga-marocchino, identificato la settimana scorsa come il kamikaze che si fece esplodere nel covo di Saint-Denis provocando la morte anche di Abaaoud, che era con lui insieme alla cugina Hasna.

Stando alle ricostruzioni degli 007 che agiscono sul piano internazionale, i tre (Abaaoud, Attar e Akrouh) erano stati in Siria tutti e tre insieme ed erano molto legati. Il loro rapporto era forte e “continuo”, dicono fonti dell’inchiesta. Attar, sembra certo, era al fianco della “mente” Abaaoud quando questi minacciava l’Europa dalla Siria. Forse all’ultimo momento, al suo posto, è stato scelto Akrouh, mentre lui si teneva pronto per un’azione futura.

Anche il ministero dell’Interno marocchino ha diffuso notizie su Attar, precisando che l’arrestato era entrato a far parte del Fronte Al-Nusra, la filiale siriana di al Qaida, per trasferirsi poi nei ranghi dell’Isis. In Siria si è addestrato all’uso delle armi, poi ha lasciato quel Paese per raggiungere prima la Turchia, poi la Germania e il Belgio, dove probabilmente si trovava mentre i suoi complici partivano alla volta di Parigi per commettere gli attentati del 13 novembre.

Poi, attraverso l’Olanda, il tentativo di mettersi al sicuro raggiungendo il Marocco.

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